Violenza sessuale su una 14enne: accuse gravissime per un agente commerciale, dipendente di una ditta di fornitura del gas, a processo con l'accusa di aver palpeggiato il seno di una ragazzina di un paesino del Monregalese. I giudici lo hanno ha assolto per insufficienza di prove.
Il fatto risale al gennaio 2014. L'uomo si presentò alla porta di casa per proporre un contratto. E qui, stando alla denuncia che la famiglia presentò ai carabinieri all'epoca (oggi ancora minorenne), dopo aver capito che la ragazzina era sola in casa, avrebbe allungato le mani. Le testimonianze rese in aula, dalla ragazza e dal padre di lei, sono però risultate incongruenti in diversi passaggi.
L’avvocato difensore Alessandro Parola: «Si tratterebbe di un reato grave e odioso se davvero fosse avvenuto. Però ci sono tre versioni diverse, compresa quella contenuta nella querela. Niente torna sulle telefonate. Non si può condannare per un reato così grave se non si hanno prove certe»”. Il pubblico ministero ovviamente la vedeva diversamente: «Il resoconto fatto dalla ragazzina è stato coerente. Un’ulteriore conferma di quanto avvenuto, secondo me, è che l’imputato non lasciò nemmeno i suoi recapiti per essere eventualmente richiamato per proporre i contratti». La corte ha sentenziato per l'assoluzione.