L’altra volta avevamo soprasseduto. Quando S., monregalese (che in realtà di nome si chiama in un altro modo), aveva “auspicato” che l’alluvione «sopprimesse umani anziché i treni». Ma questa volta ci risulta difficile fare finta di nulla davanti al nuovo post della ragazza, “attivista vegana”, che tocca la vicenda della morte di Emanuele Morganti – il 20enne ucciso ad Alatri da due ragazzi dopo una lite in discoteca. Una foto che ritrae il 20enne ucciso, in riva a un fiume e con un grosso pesce appena pescato in mano. E la frase: «Emanuele è stato ucciso. Il pesce anche». Insomma, secondo lei se l’era meritato.
Il post ha fatto il giro del web. Ne stanno parlando sulle testate nazionali, ne hanno parlato in radio (su “la Zanzara” di Radio 24), ne hanno scritto migliaia di persone che hanno attaccato l’autrice – residente in un Comune limitrofo a Mondovì (preferiamo non scrivere oltre: non solo per la tutela della ragazza, comunque maggiorenne, ma per evitare di associare il nome del paese a questo gesto) – in ogni modo. Biasimo, insulti veri e propri, prese di distanza anche da molti gruppi vegani che si dissociano dal pensiero “nazivegan”, come lo si chiama oggi. L’estremismo che arriva a definire un omicidio come una giusta vendetta per la carpa.
Facciamo un passo oltre. Spesso ci si interroga su quanto Internet e i social abbiano reso tutti delle potenziali star. Rendendo sempre più facile per il medio o mediocre (inteso come lontanissimo dall’eccellenza) emergere fra la massa, grazie proprio a casi come questi. C’è chi sfrutta questo vortice come un surfista sfrutta le onde: lo cavalca, con la provocazione. Ecco, non crediamo sia questo il caso. Qui c’è dietro solamente una cretinata “nuda e cruda”, un’uscita assolutamente imbecille sparata sui social per ingannare 5 minuti sperando di acchiappare qualche like dalla cerchia. Alle spalle di questa mancanza totale di rispetto e di educazione (e forse, diciamolo, anche di ragionamento) c’è una persona che ha un disperato bisogno di dire la sua ma che non ha nessuna capacità sul come farlo in modo umano. E forse non è solo un problema suo.