La fase di consolidamento e messa in sicurezza dei torrioni che sovrastano la strada di accesso al Ceresè è proseguita, venerdì mattina 7 aprile, con gli straordinari getti dall’elicottero di oltre quattro metri cubi di cemento sotto la “Testa di Dante”. L’area rocciosa in questione aveva registrato pericolosi movimenti nei giorni dell’alluvione. «Dopo il consolidamento del palazzo dell’Olmo – spiega il sindaco di Ormea Giorgio Ferraris –, si tratta del lavoro più consistente ed economicamente più rilevante realizzato nel post alluvione. Il risultato di un complesso studio e delle analisi compiute dai tecnici locali con la collaborazione del Servizio tecnico della Regione Piemonte e dell’Agenzia per l’Ambiente». La messa in sicurezza dell’area ha comportato una prima fase volta al “disgaggio” e a opere utili a eliminare il materiale sospeso, quindi è stata realizzata una trincea per raccogliere eventuali ulteriori precipitazioni di massi nell’area più a valle protetta da reti. «Ma rimaneva il problema del torrione chiamato localmente “Testa di Dante” per la somiglianza con il profilo del divino poeta – continua Ferraris – sospeso in una posizione precaria e pericolosa, che non si poteva far scendere siccome avrebbe colpito e distrutto la casa sottostante. Si è deciso, dunque, di consolidare il massiccio roccioso con l’unico mezzo possibile, l’elicottero». Sulla strada sottostante: «Abbiamo cercato di porla nelle condizioni di massima sicurezza possibile, senza dover ricorrere a strumenti di controllo inizialmente ipotizzati, che avrebbero presentato notevoli difficoltà di gestione, come dimostra l’esperienza di situazioni analoghe in cui sono stati utilizzati». «L’Amministrazione è consapevole dei danni e delle tante situazioni di difficoltà di gran parte delle strutture di viabilità pubblica del nostro Comune – conclude il sindaco –, che è forse quello con il maggior numero di chilometri di strade comunali di tutto il Piemonte, e del fatto che, con le risorse messe a disposizione dalla Regione e dallo Stato, si riusciranno a ripristinare soltanto in minima parte le opere danneggiate, ma abbiamo scelto di dare la priorità alla messa in sicurezza delle situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone. L’intervento per mettere nella massima sicurezza possibile la strada e l’area del Ceresè ha assorbito una notevole quantità di risorse, fra le poche disponibili, ma ha avuto la priorità assoluta anche da parte delle autorità tecniche regionali, perché le opere di protezione delle vite umane devono necessariamente venire prima di qualunque altra considerazione, soprattutto di tipo economico».
Colate di cemento dall’elicottero per consolidare il torrione a Ormea
Il sindaco: «Abbiamo fatto tutto quanto possibile per mettere l’area in sicurezza».