In undici occupavano le panchine fuori dall’aula del Tribunale di Cuneo dove si celebrava uno dei “pezzi” del processo nato da quella che i carabinieri chiamarono “Operazione Bisanzio”. Sono stati chiamati a testimoniare perché vittime di furti e rapine a Ceva, Magliano Alpi, Cairo M.te, Cavallermaggiore, Fossano. Quattro gli imputati.
L’episodio più grave è stato descritto da un impiegato di Ceva che sarebbe stato minacciato con un’arma da uno dei ladri in fuga. “Era il 14 novembre del 2013 – ha raccontato ai giudici –, stavo tornando a casa dopo aver portato a spasso il cane. Ho visto due uomini che saltavano giù dal balcone del primo piano e mi sono imbattuto in un altro che mi ha puntato un coltello al ventre dicendomi di stare zitto. Poi è scappato».
Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 3 maggio 2017