Trentamila euro. Di fatto è questa la cifra per la quale le Unioni montane del territorio sono decise ad accapigliarsi. Una questione di principio, però per tutti. E ciascuno difende il proprio. Il gruppo del Mondolè invoca l’applicazione dello stesso metodo per la divisione di crediti e debiti. Quello delle Valli Monregalesi lotta per una spartizione che, proprio come quella del commissario liquidatore, non vada a penalizzare nessun territorio. A dividere l’eredità della Comunità montana (circa 160 mila euro) secondo il metodo “Valli Monregalesi”, infatti, ciascuna delle tre realtà otterrebbe un tesoretto da circa 53 mila euro. Ad effettuare la spartizione secondo il metodo “Mondolè”, invece, il gruppo più piccolo si fermerebbe a circa ventimila; mentre il Mondolè ne porterebbe a casa circa ottanta. Alla finestra, l’Unione del Monte Regale, che prende tempo per valutare la situazione.
L’Unione montana Mondolè impugnerà la delibera con la quale i vicini delle Valli Monregalesi stabilivano l’erogazione di un acconto da circa 10 mila euro del tesoretto della discordia.
Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 28 giugno 2017