In vendita. Le due parole sono state pronunciate a voce, direttamente, da uno dei massimi vertici francesi ai delegati monregalesi. È ufficiale: la multinazionale Valeo ha intenzione di vendere l’intero comparto dell’idraulica di Mondovì. La notizia viene a galla martedì 11 luglio. In ballo ci sono 250 posti di lavoro. Il compratore sarebbe il gruppo torinese Raicam.
Il commento a caldo di Davide Mollo, Fiom-CGIL, delegato alla CAE a Parigi: «Faremo massima attenzione affinché questa non sia semplicemente una “manovra” fra aziende: per quello che ci riguarda stiamo ancora riflettendo, ma non è detto che la questione abbia solo dei risvolti negativi. Ora è tempo di capire chi è l’acquirente e che intenzioni ha. Il nostro primo obiettivo è che tutti i lavoratori abbiano un futuro garantito».
Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 12 luglio 2017
La multinazionale francese che venne a Mondovì
È forse “la fabbrica di Mondovì” per antonomasia, oggi l’ultimo grande stabilimento. Non che la città non ne abbia avute altre, ma se si pensa e si parla della Mondovì-industriale dagli anni ‘70 in poi, il nome Valeo è il primo a parimerito con Ferodo. Si insediarono qua lo stesso anno, 1964. E per giunta sono “imparentate”. Non sono in molti a saperlo a Mondovì, ma la Valeo internazionale venne fondata nel 1923 proprio da uno dei rappresentanti francesi della Ferodo. Eppure la Valeo, come la “cugina” Ferodo, non aveva nulla a che vedere con la manifattura storica di Mondovì, né con l’artigianato. Non aveva alle spalle una delle “famiglie nobili” dell’industria monregalese, anzi arrivò dalla Francia. E si insediò in una cittadina che sorge un centinaio di chilometri più a sud della capitale italiana dell’automobile per eccellenza, Torino. Lo stabilimento monregalese aprì negli anni ’60. Fu una piccola “età dell’oro”: c’era lavoro, si assumeva e c’era un grande turn-over negli operai. Venivano a Mondovì da tutta la zona. Nel giro di un decennio, la Valeo crebbe tantissimo e raggiunse già i 600 dipendenti, diventando il fornitore unico della Fiat per le frizioni per auto e lavoravamo ovviamente per il settore francese: Citroen, Renault.