Il Festival di Musica Antica più grande di sempre! Così dicono i numeri di questo 50° Festival dei Saraceni di Pamparato. Oltre 240 artisti hanno interpretato più di 150 brani, per oltre 35 ore, su 5 palchi del Monregalese, seguiti da oltre 1.000 spettatori. Ben 60 partecipanti ai corsi, che si sono tenuti a Pamparato, con oltre 15 docenti. Soddisfazione del consigliere Pierpaolo Bertolotti e della responsabile agli eventi del Comune Liliana Ravotti, che già s’apprestano a pianificare l’edizione 2018, nonché la grande Fiera d’autunno del Grano Saraceno, che si terrà l’8 dicembre.
Foto: Roberto Croci
Si è tenuto giovedì 24 agosto, nella Sala Ghisleri di Mondovì Piazza, il concerto “La Città Regina”, dedicato al ciclo storico della città di Costantinopoli, persa dai cristiani e poi riconquistata con grande difficoltà. Sul palco l’ensemble “Gli Invaghiti”, nel 2008 sotto la direzione di Fabio Furnari. Sono musicisti dalle consolidate e riconosciute esperienze solistiche, corali e orchestrali, che si dedicano prevalentemente alla riscoperta, trascrizione e all’esecuzione di partiture medievali, rinascimentali e barocche, con all’attivo più di 150 concerti. Come sublimare oltre 500 anni di lotte intestine, in questa città di “frontiera”, che, come tutte le guerre, non hanno avuto senso? Solo la musica, tra le sette arti, ci riesce, e l’ensamble di Chivasso l’ha fatto pienamente, con melodie arabeggianti, per arrivare alla liberazione di Costantinopoli, con musiche rinascimentali.
Venerdì 25 agosto, nella parrocchiale San Biagio di Pamparato, il 50° Festival dei Saraceni ha dato l’arrivederci all’edizione 2018 con un grande “Concerto Gregoriano”, eseguito dal gruppo vocale di Luserna San Giovanni “Cantus Ecclesiae”, diretto da Marco Merletti, e l’organista di Moncalieri Luca Ronzitti. Un originale volo attraverso le epoche, ha mostrato come lo stile musicale liturgico sia stato diversamente interpretato in diverse aree geografiche. Notevole l’impegno del giovane organista, assistito da Mara Stroppiana, sull’imponente organo del torinese Barchietti, l’unico rimasto integro in Piemonte, per dare “fiato” alle centinaia canne d’organo, sincronizzando piedi, leve e tasti, anche con ritmi non proprio di “liturgica calma”!
“Crediamo di aver fatto onore – dice il Direttore del Festival, Maurizio Fornero – ai suoi fondatori, Mauro e Giulia Uberti, al Comune di Pamparato e agli sponsor, che hanno reso davvero accessibile al pubblico questa mole di spettacoli, spesso di altissimo livello internazionale”.