Ammontano a 2.486.500 euro i contributi, statali e regionali, stanziati, dal novembre scorso causa alluvione, per il Comune di Priola. «Fondi – ha detto il sindaco Luciano Sciandra durante l’incontro pubblico indetto mercoledì pomeriggio 23 agosto per fare il punto con tecnici e progettisti incaricati della sistemazione di infrastrutture, opere pubbliche e difese spondali lungo l’asta del Tanaro – purtroppo non sufficienti a fare fronte agli innumerevoli danni causati dall’alluvione, che ammontano a circa 5 milioni di euro».
Degli oltre due milioni di euro (nulla è ancora entrato nelle casse comunali), cinquecento mila, stanziati dalla Regione, serviranno a coprire gli interventi eseguiti nella prima fase di emergenza, immediatamente successiva all’alluvione. «Lavori a cui si è aggiunto – ha precisato il sindaco – l’esercito che, grazie all’interessamento dell’ex ministro Costa e del prefetto, è rimasto a Pianchiosso per circa due mesi, a titolo gratuito». Altri 400 mila euro arriveranno da Rfi e Anas (rispettivamente 300 mila euro Rfi e 100 mila euro Anas), riservati alla ricostruzione delle difese spondali nei pressi della SS 28 e della linea ferroviaria che, pare, potrà essere ripristinata non prima del 2018. «Ad Anas competerà inoltre la ricostruzione di parte del versante, per cui ha previsto lo stanziamento di 380 mila euro. Per una prima fase di intervento, Anas ha avviato la pratica d’appalto». Si aggiungano poi i 426 mila euro di fondi Ato, che serviranno per il disalveo e la ricostruzione di nuove opere per le difese spondali di Pianchiosso, e 1.114.000 euro dello Stato per interventi prevalentemente a Priola e Pianchiosso, aree maggiormente dissestate. «Dai circa due milioni e mezzo di euro va detratto il 22% di Iva, che torna alle casse dello Stato, e circa il 10% per spese tecniche di progettazione e direzione lavori – ha concluso Sciandra –. Scriverò al commissario straordinario presidente Chiamparino per segnalargli quanto sia necessario ottenere ulteriori fondi; chiederò che si faccia tramite, come peraltro avrà certamente già fatto, con il Governo». Intanto, entro fine mese, il Comune appalterà interventi di sistemazione delle difese spondali danneggiate e di ricostruzione di quelle erose dal Tanaro per lo più nella zona di Pianchiosso e la ridefinizione dell’alveo del fiume con arginature a Priola. Per questo ultimo lavoro verrà utilizzato materiale prelevato dal Tanaro. «Il 31 agosto assegneremo alle ditte aggiudicatrici i lavori che dovranno obbligatoriamente cominciare nei dieci giorni successivi».