Area di crisi complessa, inizia la fase operativa. Concluso il lungo iter burocratico, la procedura entra nel vivo e dovrebbe produrre i primi risultati concreti dal punto di vista occupazionale, dimostrando o meno la propria validità pratica. Il Ministero dello Sviluppo economico ha convocato tutti gli Enti coinvolti per l’incontro che si svolgerà martedì 26 settembre nella sede della Regione, durante il quale verranno definite le “call”, ossia le chiamate per le reali manifestazioni di interesse a investire nell’area e insediare nuove attività produttive. Alla riunione in via Fieschi sono stati invitati anche i sindaci di Vado, Quiliano, Villanova d’Albenga, Cairo e dell’area valbormidese, che incontreranno i funzionari del Mise e di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. «È il segnale che la procedura entra finalmente nella fase concreta di chiamata delle imprese – commenta il sindaco di Vado e presidente della Provincia, Monica Giuliano –. Dopo un anno di fase preparatoria, ora si fa sul serio e si potranno vedere i primi risultati concreti. Il Gruppo di coordinamento e controllo è già stato nominato da alcuni mesi per la governance della reindustrializzazione e il 26 settembre saranno presentate le modalità di compilazione della scheda di adesione e fornite le delucidazioni tecniche ed operative». Il Gruppo di coordinamento ha il compito di tracciare le linee strategiche per la definizione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) e di coordinarne l’attuazione sul territorio. Il Prri a sua volta è elaborato da Invitalia, in collaborazione con le istituzioni coinvolte, ed ha l’obiettivo prioritario di “rilanciare” il territorio attraverso la promozione di nuovi investimenti produttivi, la riqualificazione di attività economiche esistenti, la rioccupazione di personale espulso dal mercato del lavoro. Entro dicembre sarà elaborato il progetto di riqualificazione industriale definendo i finanziamenti. I 32 siti già individuati, di proprietà pubblica e privata, sono già inseriti nel database di Invitalia, che ha quindi una “mappa” con un milione e 280mila metri quadrati a disposizione, tra cui i settori della centrale Tirreno Power di Vado-Quiliano lasciati liberi con l’abbandono della produzione a carbone, l’ex Ferrania a Cairo, la Pertite tra Cengio e Millesimo e il sito ex Acna a Cengio.
Area di crisi complessa: è ora di fare sul serio
Il Ministero dello Sviluppo economico ha convocato tutti gli Enti interessati. Operazione che riguarda anche l’area Pertite a Millesimo e l’ex-Acna a Cengio