Islanda, una delle terre più selvagge e affascinanti del mondo, un luogo dove la natura assume le sue forme più imponenti e spaventose, dove i quattro elementi naturali, aria, terra, acqua e fuoco, si incontrano in paesaggi mozzafiato. Uno scenario suggestivo in cui muoversi, ma uno degli ambienti dalle condizioni più estreme. Per questi motivi la Run Iceland, organizzata da WWP Organisation in collaborazione con Base Artica Ehf, è una delle tappe più suggestive del circuito Run The World, sicuramente offre ai partecipanti un’esperienza indimenticabile, una sfida con sé stessi che va al di là del valore meramente agonistico della competizione. La manifestazione si è svolta dal 10 al 17 settembre. A questa edizione ha partecipato la monregalese Michela “Arcy” Aimo, della società Marguareis, che si è classificata 5ª tra le donne e 15ª nella classifica assoluta con un tempo complessivo di 13h 34’03”. La gara è stata disegnata in collaborazione con Marco Olmo, partecipante a venti edizioni del Marathon de Sables e vincitore dell’edizione 2006 e 2007 dell’Ultra Trail du Mont Blanc, ed è divisa in cinque tappe, per un percorso lungo complessivamente110 km. Due porzioni della corsa si articolano in montagna e sono lunghe 21 e 17 km: la prima si dipana lungo la pista ondulata di Kaldidadur, la seconda è è tutta nella zona di Skogar, attraverso la sabbia e la ghiaia lasciate da un’inondazione glaciale. La terza è lunga12 chilometried è caratterizzata da un percorso parzialmente piano, con l’alternarsi di due tipi di terreno, lo sterrato e la sabbia nera, per concludersi presso il faro Dirolahey, a picco sull’oceano Atlantico. La quarta tappa è la cosiddetta “maratona” lungo sentieri e stradine sterrate, tra campi di lava, verso la cima di un vulcano e attraverso le vallate Domadalur. L’ultima tappa è lunga17 km, un tracciato che corre nel parco nazionale di Vatnajokull e si conclude ai piedi della grande cascata Skaftafell. Primo classificato assoluto della competizione è stato il brasiliano Manuel Lago con un tempo di 8 h,03’46”, secondo l’americano Thorin Kane (9 h 22’22”) e terza la tedesca Laura Wimmer (9 h 59’17”).
Michela Aimo nella terra dei geyser
La monregalese chiude al quinto posto tra le donne l'impegnativa "Run Iceland"