Ucciso da una fucilata nei boschi di Bardineto

L’uomo, 58 anni di Diano Marina, stava raccogliendo castagne quando è stato colpito da un proiettile sparato da un cacciatore 25enne

Finisce in tragedia una tranquilla domenica di fine ottobre nei boschi dell’Alta Valle. Roberto Viale, 58 anni di Diano Marina è stato ucciso da un colpo di fucile sparato da un 25enne di Bardineto.  L’uomo, titolare di un’agenzia di pratiche auto e di assicurazioni, si era recato con la moglie il località Principi, zona boschiva sulle alture Bardineto, per raccogliere castagne e cercare funghi. Nella medesima zona era in corso una battuta di caccia al cinghiale. Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri del Comando di Cairo, il cacciatore si trovava circa 70 metri più in alto in linea d’aria e stava seguendo un cinghiale braccato dai suoi cani, visto passare l'ungulato ha esploso il colpo mancando però la preda. Il proiettile ha continuato la sua traiettoria incontrando Roberto Viale e colpendolo in pieno petto. L’uomo si è accasciato al suolo sotto gli occhi terrorizzati della moglie che ha iniziato ad urlare. Le grida di dolore sono state immediatamente udite dal cacciatore, che dopo aver pensato prima a qualche suo compagno di caccia, ha capito dopo pochi istanti quanto poteva essere accaduto. Il 25enne si è buttato lungo il crinale scendendo rapidamente il pendio fino a raggiungere la coppia e cercando in tutti i modi di fermare il sangue comprimendo la ferita sul petto dell'uomo. Alle 16 è scattato l’allarme: nonostante il luogo della tragedia si trovi in una zona abbastanza impervia, sul posto sono prontamente giunti i vigli del fuoco dei distaccamento di Finale Ligure, i sanitari del 118. i militi della Croce Verde di Bardineto e i carabinieri della stazione di Calizzano. Le condizioni dell'uomo sono parse subito disperate. Secondo quanto riferito, il proiettile ha raggiunto gli organi vitali, rendendo vano ogni tentativo di salvarlo. In base alla ricostruzione degli uomini dell’Arma, Roberto Viale era vestito di scuro e la fitta vegetazione avrebbe impedito al cacciatore di identificare la presenza della copia che si trovava più a valle. Il cacciatore dovrà rispondere per il reato di omicidio colposo. Il fucile è stato sequestrato per consentire le indagini del caso.

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