A oltre un anno dall’apertura del Polo scolastico di Piazza, quello inaugurato nel settembre 2016 nientemeno che dall’allora premier Matteo Renzi, il micronido era ancora una sorta di neo da togliere. Una anomalia: una struttura dedicata ai bimbi dai tre mesi ai tre anni, in grado di accogliere fino a 20 ospiti, con tanto di sala pranzo, salone attività, attrezzature per lattanti e dormitorio… eppure, chiusa. Anzi, mai aperta. Finalmente si è mosso qualcosa: il Comune ha deliberato di aprire una gara per trovare un gestore.
Costò 256 mila euro
La questione è stata dibattuta anche a livello comunale durante la precedente Amministrazione (che progettò e costruì il Polo scolastico). Oggi a Mondovì c’è un asilo nido comunale a gestione diretta (quello in via Ortigara) e un micronido comunale affidato a privati nel rione di Sant’Anna Avagnina. Oltre a questi, la città ospita altre quattro strutture private e due “nidi in famiglia” collocati in diverse zone. Chiedendo e ottenendo, proprio per questo scopo, un cospicuo contributo dalla Regione Piemonte di ben 256 mila euro.
Proprietà pubblica gestita da privati
Come detto, però, il micronido non venne aperto né lo scorso anno, né col settembre 2017. Sul tema esiste anche un’interrogazione comunale, presentata oltre un mese fa dal consigliere di minoranza Stefano Tarolli che chiedeva al sindaco quando si sarebbe intervenuti per l’apertura. Finalmente qualcosa si è mosso: con una delibera di Giunta adottata pochi giorni fa, il Comune ha stabilito di indire un bando pubblico per la gestione del micronido e ha fissato le linee-guida che verranno incluse nel bando. Il modello a cui si ricorrerà sarà lo stesso che oggi è attuato per Sant’Anna: la struttura resta in mano comunale, ma verrà gestita da un privato. Il bando verrà predisposto dagli uffici per una durata decennale e prevede un canone per la ditta che se lo aggiudicherà di 350 euro al mese. Non si cita il valore della retta che, da linee-guida, dovrà essere applicata e incassata dal gestore. Il concessionario avrà come obblighi: acquisto del materiale ludico-didattico e degli arredi (giochi, cucina, refettorio, dormitorio…), personale, custodia e pulizia, manutenzione, utenze e tasse.