Un braciere acceso, formato da una pentola con della legna dentro. È questo che ha causato un’intossicazione per monossido di carbonio ad uno degli ospiti della casa di accoglienza profughi di Carrù in Viale Vittorio Veneto. Questi i fatti, risalenti martedì 19 dicembre, attorno alle 23 di sera. Una leggerezza che poteva costare caro, ma che non ha creato conseguenze pesanti. Nella stanza dove il braciere è rimasto acceso dormivano due ospiti della struttura, tutti di origini pakistane. Le esalazioni hanno reso irrespirabile l’aria tant’è che si è dovuto procedere con la chiamata al 118 e ai Vigili del fuoco. Nessuna grave conseguenze per uno dei due pakistani, mentre l’altro, colui che ha acceso il braciere, è stato ricoverato in ospedale per intossicazione. Come da protocollo, dovrà rimanere 48 ore in osservazione, ma le sue condizioni sono buone, dopo tutti gli esami e gli accertamenti del caso. Non si registrano nemmeno particolari danni alla struttura, dopo un primo sopralluogo.
Accende un braciere per scaldarsi di notte: profugo rischia di morire intossicato dal monossido
Nella casa di accoglienza a Carrù.