«Ricordo un rumore, come di macerie rovesciate. Come quando i camion rovesciano il carico. E poi... ho visto tutto che andava giù». Donatella Garello, dirigente scolastica dell'Allberghiero, parla quasi sotto shock. Era alle finestre del suo istituto, verso le 10 di venerdì 29 dicembre, quando ha visto la frana.
«Ho sentito il boato - racconta - e ho visto la cabina del gas che crollava, travolta dalla terra. Una cosa incredibile, ero spaventata». La frana ha sfiorato le aule e i laboratori dell'Alberghiero, poi si è abbattuta sulla palestrina di "metavia" sfondando i serramenti e inondandola di terra. L'odore di gas ha riempito l'aria. E tutto questo è accaduto, per fortuna, a scuole chiuse per le vacanze di Natale: «Non oso immaginare cosa sarebbe successo se fosse stato un giorno di scuola, magari all'uscita da scuola... con l'aria piena di gas in un piazzale con i pullman e le auto dei genitori. I ragazzi, quando escono da scuola, utilizzano la stradina sotto l'istituto per scendere a Breo: sarebbero stati travolti»