Cosa distingue un artista dall'altro, cosa rappresenta l'arte nella vita dell'uomo, come la si può raccontare, e dove troviamo un "senso" nella stessa? Se provassimo a fare una domanda del genere a Giuseppe Peveri, in arte Dente, o a Guido Catalano, probabilmente risponderebbero con uno sberleffo o con una battuta più o meno non sense. Non tanto per ridicolizzare l'interlocutore, autore della domanda, o peggio il tema, ma perchè la loro, di arte, cerca di prendersi poco sul serio. Non tanto perchè l'artista sia un guappo, un giullare di corte, ma al contrario perchè nell'arte ci sono diversi livelli di coinvolgimento e di intrattenimento, e il loro modo di giocare con essa si muove su canoni assai poco "rigidi", ancorché rigorosi. Ecco, la serata che il cantautore fidentino trapiantato a Milano e il noto poeta torinese hanno confezionato e che hanno presentato a Saluzzo come data zero del loro tour primaverile è un piccolo spettacolo in cui mostrare qualche spunto di riflessione allo spettatore, ma soprattutto offrirgli un intrattenimento in cui leggerezza non era sinonimo di banalità.
Catalano e Dente, cos’è l’arte poetica?
Cosa distingue un artista dall'altro, cosa la musica cantautorale dalla poesia? A Saluzzo Dente e Guido Catalano hanno confezionato un "piccolo" spettacolo in cui mostrare qualche spunto di riflessione allo spettatore, e offrirgli un intrattenimento in cui leggerezza non è sinonimo di banalità.
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Un viaggio tra storie un po' naif fatte di canzoni e poesie. Una carrellata dove cuore/amore baci/piaci non sono andati in rima anche se citati a più riprese. "Chi sono io per dire se quello che faccio sia poesia o canzone d'autore, io scrivo, perché avverto l'urgenza e lo propongo alla gente, poi se piace tanto meglio", questa sembrerebbe la dichiarazione che i due artisti snocciolano lungo uno spettacolo ben orchestrato da Lodo Guenzi (de Lo Stato Sociale). Si ride e si sorride nella serata, si canta e si ascoltano le parole recitate di Catalano; non si avvertirà forse la magica aura dell'Arte, ma la serata riesce bene. C'è lo spazio anche per una bella interpretazione di Adesso Sì di Sergio Endrigo, e la percezione che una bella canzone o la poesia non abbia mai tempo, ma solo ed esclusivamente bisogno di un ascoltatore.
Un bel tentativo di proporre in maniera più "ristretta" un repertorio di canzoni, che comincia a diventare assai ampio, per Dente e per gli ammiratori di Catalano di apprezzarne oltre alla capacità componitiva le qualità di intrattenitore.
Un momento della serata: Dente canta "Adesso sì" di Sergio Endrigo
La “prima” del tour di Dente e Guido Catalano a Saluzzo si è conclusa così, con una sempre intensa Beato Me e qualche “consiglio” del poeta torinese