Attese lunghe al Pronto soccorso. Niente risonanza magnetica. Pochi letti di lungodegenza. E poi il problema più scomodo: se prenoti una prestazione in Asl a volte ci vogliono mesi, se invece passi privatamente avviene in pochi giorni.
Sono le criticità riscontrate dai sindaci del distretto Mondovì-Ceva dell'Asl CN1, che sono state portate oggi davanti al direttore Asl Francesco Magni e all'assessore regionale Antonio Saitta.
«L'ospedale di Mondovì è una struttura d'avanguardia e di eccellenza che necessita di adeguata valorizzazione – sostiene il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano –. Apprezziamo la presenza dell'assessore, segno di vicinanza e attenzione. Vorrei fare alcune riflessioni sul futuro della sanità locale. Qua trovate una struttura all'avanguardia e un territorio finalmente coeso. Ora Mondovì e Ceva ragionano insieme, si sentono "due porte dello stesso ospedale". Tuttavia a Mondovì restano alcuni problemi: manca ancora la risonanza magnetica, struttura necessaria e imprescindibile. Serve un potenziamento del Pronto soccorso, arrivano continue segnalazioni di tempi lunghi dagli utenti. Vorrei fissare un incontro con l'assessore per affrontare questi problemi».
Osservazioni a ci si è allineato Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea e presidente comitato sindaci del distretto Mondovì-Ceva dell'Asl. «Oggi Ceva e Mondovì sono alienati. Il problema della lungodegenza è molto sentito dagli utenti». Oltre osservazione: «I medici di base sono pochi, e il risultato è che la gente si riversa al Pronto soccorso». E poi il problema più scomodo: «Se prenoti una prestazione a volte ci vogliono mesi. Se invece passi privatamente, pochi giorni».
Risponde Magni: «Le liste di attesa per le visite specialistiche si sono ridotte molto. Abbiamo chiesto alla Regione l'attivazione di almeno 10 letti lungo degenza per Ceva». Un'istanza che dovrebbe essere accolta.
Uno dei medici, il dr Baldassarre Doronzo, primario di Cardiologia a Savigliano e direttore della struttura complessa, contesta: «Quello dei passaggi veloci da privato è un falso problema. Le prestazioni in libera professione è al 5%, potrebbe arrivate al 50%. C'è posto veloce perché sono troppo poche».
Le risposte di Saitta: «Per troppo tempo non sono state prese decisioni sulla base di pianificazione, ma sulla base dell'emergenza del momento».
Mondovì: tempi troppo lunghi al Pronto soccorso, manca ancora la RM. I problemi dell’Ospedale secondo i sindaci
Incontro oggi con il direttore Asl e l'assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta