“Un testimone della buona politica”: così è stato definito Pietro Nenni, durante la presentazione del libro che racchiude i suoi ultimi diari. Scritti quando ormai non ricopriva più incarichi pubblici per lo Stato italiano, mantengono comunque il pensiero di chi per tutta la vita si è occupato di una politica fatta bene, a cui ha dedicato tutta la vita. Quale personaggio migliore, allora, per questa prima edizione dell’anteprima che rimanda ai “Dialoghi Eula” il 13 e 14 aprile, manifestazione che in cinque anni è diventata importante e che ormai si è guadagnata il titolo di “Festival della buona politica”.
I Diari che raccontano l’ultima parte di vita
A introdurre questi diari, scritti da Nenni tra il 1973 e il 1979, erano presenti Maria Vittoria Tomassi, sua nipote e curatrice del libro, e Ugo Intini, ex viceministro e portavoce di Craxi, moderati da Simone Mammola, professore monregalese. La Tomassi ha così potuto regalare al pubblico il punto di vista non solo della studiosa, ma anche quello di un’appartenente alla famiglia che ha sempre seguito Pietro Nenni nella sua vita difficile, fuori dall’ordinario: «Ma è stata la vita che lui ha voluto, e in cui la sua famiglia è sempre stata presente – racconta Maria Vittoria –. Il sottotitolo è “socialista, libertario, giacobino” perché lui era queste tre cose, così come era un pioniere e una vedetta, convinto che la buona politica fosse avere degli ideali, e soprattutto parlarne e condividerli con gli altri». Un racconto della vita di Nenni così come si legge nei suoi diari, passando attraverso il racconto di grandi donne che hanno accompagnato il suo cammino: dalla moglie Carmela, per tutti Carmen, alle figlie Giuliana, Eva, Vittoria e Luciana. «Mio nonno – ha raccontato Maria Vittoria Tomassi – era sempre sul pezzo, grazie al suo animo di giornalista. Quando lo accompagnai al cinema per vedere “Ultimo Tango a Parigi”, ricordo il mio imbarazzo nel capire che la sua età non rendeva facile la comprensione dei cambiamenti di costume in atto. Ma lui non giudicava, voleva capire per essere a suo modo proiettato nel futuro». Dall’inconfondibile voce di Ugo Intini, invece, episodi sulla vita dell’on. Craxi, di cui fu portavoce: «Craxi era affascinato dalla figura di Nenni al punto di “imitarlo” negli atteggiamenti pubblici: dall’impostazione della voce alla posizione degli occhiali sul naso. Il loro, nonostante una grande differenza di età, fu un incontro profondo e reciprocamente pieno di fiducia». Uno spaccato della storia del nostro Paese che ha stregato i presenti per la sorprendente attualità. «Il dialogo ed il confronto sui grandi temi della politica – afferma Fulvio Bersanetti, direttore scientifico dei Dialoghi Eula – si confermano al centro della nostra attività. Gli spunti di riflessione sono stati molti: il cammino verso i “Dialoghi Eula” è avviato. Il programma che abbiamo in mente non deluderà le aspettative».