Ha suscitato interesse e curiosità la notizia, dii due giorni fa, che RFI (Rete ferroviaria italiana) spenderà 6 milioni di euro per mettere in sicurezza il vecchio tunnel Breo-Altipiano.
La nota di RFI affermava: «Insieme all’Amministrazione Comunale sono in corso le valutazioni per il successivo recupero funzionale della galleria, nonché per la riqualificazione urbana dell’intero ambito della Stazione ferrovia del quartiere Altipiano».
Il sindaco Paolo Adriano, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, chiarisce: «Ripristinare la ferrovia costerebbe molto di più e non servirebbe un granché. Invece l'utilizzo del tunnel per i sottoservizi e sopratutto per lo scaricatore, opera da due milioni di euro necessaria per mettere in sicurezza l'intero rione altipiani, anche se non si "vede" é assolutamente necessario ed é senza dubbio ad oggi il modo di sfruttare la galleria più utile ed efficiente. Il tunnel è pericolante ed a seguito del sopralluogo che abbiamo effettuato in estate per valutarne un eventuale utilizzo abbiamo scritto alle ferrovie rappresentando la situazione di criticità ed invitandole a porvi rimedio. Risultato: all'esito delle valutazioni tecniche RFI ha deciso di intervenire, mettendo in sicurezza il tunnel mediante la costruzione di un guscio interno in cemento armato. Costo: 6 milioni di euro totalmente a carico loro. Stiamo facendo valutazioni circa l'utilizzo, da parte del comune, per i sottoservizi. Conclusivamente mi pare che l'operazione per noi possa definirsi assolutamente vantaggiosa»
Lo "scaricatore" della Carassona: che cos’è e perché se ne parla
Lo scaricatore di piena delle acque bianche del canale Carassona è in sostanza un "ricettore" del canale, che raccoglie le acque in caso di sforamenti in eccesso. Quest'opera non è solo importantissima dal punto di vista del servizio idrico della città, ma anche in termini di costi: 2,1 milioni di euro. In pratica, stiamo dicendo che la sua realizzazione pesa, da sola, un quarto del totale del costo delle grandi opere pubbliche in programma nel 2018.
Nessun utilizzo per una pista ciclabile, come auspicava Mondovì Oltre? «No. Ma dall'idea, un po' "presa in giro", della pista ciclabile, èderivato qualcosa di buono: se non avessimo fatto il sopralluogo in galleria non ci saremmo resi conto della situazione, non avrei scritto alle ferrovie e il tunnel sul quale insiste l'altipiano non sarebbe stato messo in sicurezza».