Il Mexican Standoff è quella frequente situazione narrativa in cui i personaggi si tengono sotto tiro a vicenda. A tiene sotto tiro B, ma C tiene a sua volta sotto tiro A. Questo lo schema più semplice, che si può complicare fino a livelli di virtuosismo affascinante. Tipico del western, va bene qualsiasi genere in cui si impugnino pistole, dal poliziesco alla fantascienza (dove saranno armi laser): quindi perché non alla politica?
Stando a TV Tropes, la Bibbia per tali situazioni archetipe della fiction, il concetto è molto antico, dato che ne appare una parodia già in “The Critic”, dramma teatrale americano del 1779. La data di nascita ufficiale del termine è però nel 1876, nel western scritto, in un racconto di F. Harvey Smith per il “Sunday Mercury” di New York. Un bandito messicano e un cowboy americano sono nella situazione suddetta, e il cattivo propone un via di uscita:
“Go-!" said he sternly then. "We will call it a stand-off, a Mexican stand-off, you lose your money, but you save your life!" (“Vattene! Questo è quello che chiamiamo uno stallo alla messicana. Perdi i tuoi soldi, ma salvi la tua vita!”).
Alcuni ipotizzano che ci sia della politica già qui: pochi anni prima (1846-1848), USA e Messico avevano avviato una guerra americano-messicana conclusasi a suo modo con uno stallo: gli Stati Uniti acquisirono i nuovi territori da loro voluti (Texas in primis, ma anche molte altre espansioni) ma pagarono le spese di guerra al Messico. Lose your money, save your states.
Il triello
Nel cinema però tale situazione narrativa venne sviluppata soprattutto dal nostro Sergio Leone, fondando quello che venne definito lo spaghetti western, il western all’italiana. Uno stallo di questo tipo appare ne “Il buono, il brutto e il cattivo” (1966), e viene definito un “triello”, ovvero un duello a tre. Ovviamente si potranno individuare situazioni simili antecedenti, ma persino la wikipedia americana dà il modello di Leone come quello che crea la moda di questa situazione (portata poi da John Woo, più avanti, nel cinema d’azione dagli anni ’80 in avanti).
Il western classico infatti è più incentrato su uno scontro tra bene e male, l’eterna sfida all’OK Corral, l’eterno Mezzogiorno di fuoco tra il pistolero buono e il pistolero cattivo, White Hat e Black Hat nella logica semplificata del cinema in bianco e nero: non c’è spazio per terze parti nella moderna ordalia, il giudizio di Dio che caratterizza i film alla John Wayne e le elezioni del bipolarismo. Un cavaliere nero è arrivato in città, i prodi cowboy devono fermarlo. Invece nel western italico non ci sono più buoni e cattivi, si inserisce una terza parte (fin dal titolo, come abbiamo visto sopra) e i ruoli diventano più sfumati e ambigui.
(Black Hat e White Hat nel recente serial western/fantascientifico Westworld, del 2016)
Se vogliamo, anche qui vi è un possibile parallelo politico (forzato forse, ma già avanzato da altri online, prima di noi): nel 1962 infatti la Crisi missilistica di Cuba era stata definita dai commentatori politici un Mexican Standoff tra Cuba, USA e URSS, ognuno dei quali puntava dei missili contro l’avversario invece di una semplice colt. A una guerra fredda sempre più multipolare e dai ruoli meno definiti corrisponde un intrattenimento più smaliziato e meno schematico.
(stallo alla messicana in "City on fire", 1987, di John Woo, il modello più diretto di Tarantino)
Da Leone e Woo il Mexican Standoff passa nel cinema d’arte col citazionista Quentin Tarantino, che ne fa il finale del suo “Pulp Fiction” (1994), come da immagine di copertina di questo post. Ma anche nel successivo “Bastardi senza gloria” (2009) il regista mette in scena un tipo di stallo di questo tipo, concludendolo nel modo opposto al primo, in modo da realizzare le due variazioni del genere (lo standoff dove alla fine nessuno spara, e quello che si conclude con un bagno di sangue). Inoltre, questa volta viene citato esplicitamente: “That's a Mexican Standoff, and that was not the deal. No trust, no deal” dice un personaggio, creando la sua fortuna nella cultura pop contemporanea. Vedremo come i vari duellanti in campo risolveranno questo triello. Di sicuro, c’è spazio per cambiare il nome al concetto, e dargli la nuova definizione di Italian Standoff.
(Il Mexican Standoff di "Bastardi Senza Gloria")