In estate il decreto Lorenzin aveva alzato il numero delle vaccinazioni obbligatorie da quattro a dodici, stabilendo inoltre che queste diventino un requisito per l’ammissione dei bambini agli Asili nido e Scuole dell’infanzia (dai 0 ai 6 anni). Oltre quella soglia di età possono essere ammessi alle lezioni (dalle Elementari in poi), previa però una sanzione pecuniaria e magari uno spostamento di classe perché il numero totale di bambini che non hanno svolto tutti i vaccini obbligatori in aula non deve superare determinate quote. In zona casi di bambini non ammessi alla Scuola dell’infanzia si sono verificati a Bene Vagienna e Trinità. Ora si registra un aggiornamento.
In Piemonte le famiglie avranno tempo fino al 30 marzo per presentare alle scuole la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni o, in alternativa, la richiesta di vaccinazione presso l’Asl di riferimento. Lo stabilisce una circolare inviata nei giorni scorsi dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, secondo la quale il Piemonte rientra nelle regioni italiane maggiormente virtuose, in quanto già dotata di un’anagrafe vaccinale. I ministeri hanno infatti concesso, solo in alcune regioni, una proroga della scadenza fissata originariamente per le famiglie nella data del 10 marzo. Saranno invece le Asl a fornire alle scuole gli elenchi delle avvenute vaccinazioni, degli eventuali esoneri o dei mancati adempimenti. Le scuole, entro martedì 20 marzo, invieranno quindi una comunicazione alle famiglie inadempienti, invitandole a mettersi in regola entro altri 10 giorni dalla ricezione. Entro il 30 aprile, infine, le scuole trasmetteranno tutta la documentazione alle Asl.