Lo scorso fine-settimana c’era anche un’importante rappresentanza delle eccellenze di Langa in Germania, a “ProWein” di Dusseldorf, una delle fiere più significative del mondo dedicata ai visitatori specializzati che operano nei settori del commercio, della gastronomia e della produzione dei vini più pregiati. Dal 18 al 20 marzo, nella località tedesca, si sono quindi ritrovati migliaia di “addetti ai lavori”, che hanno lavorato insieme, si sono scambiati idee e progetti, per valorizzare e far conoscere sempre più le loro “creazioni”, provenienti da ogni parte del mondo. Se si parla di vino, anche a livello internazionale, ovviamente non si può non parlare di Langhe, le nostre colline, terre da sempre capaci di dare origine ad alcune tra le più apprezzate bottiglie in assoluto. Ovvio e fin troppo scontato quindi il riferimento al grande brand del Barolo, un nome che ormai “tira parecchio” in ogni angolo del pianeta, ma grande spazio anche alle altre eccellenze vinicole della nostra zona: il Nebbiolo, il Barbera, il Dogliani Docg, il nuovissimo e già molto apprezzato “bollicine” Alta Langa e poi i bianchi, dalla Favorita all’Arneis, senza tralasciare i vitigni “internazionali” che anche in Langa trovano grande apprezzamento, come il Merlot o lo Chardonnay.
Vini emergenti, anche dalla Romania e dalla Georgia
Venerdì pomeriggio, proprio mentre stava tornando dalla lunga trasferta tedesca, abbiamo contattato Anna Maria Abbona, presidente della “Bottega del vino Dogliani Docg”, che in Germania ha rappresentato principalmente la sua stessa azienda vinicola: «In diciott’anni che partecipo alla manifestazione posso dire che, un’edizione dopo l’altra, “ProWein” è sempre cresciuta, arrivando adesso ad assumere dimensioni vastissime – commenta –. La kermesse ha grande respiro internazionale e, oltre alle nazioni più “classiche” come Italia, Germania, Francia, ci sono moltissime realtà emergenti. Quest’anno abbiamo conosciuto vini provenienti, ad esempio, dalla Grecia, ma anche dalla Romania e addirittura dalla Georgia. “ProWein” è una vetrina importante ed è occasione di scambio con realtà anche molto lontane. Qui si incontrano sempre clienti nuovi. Oltre ai mercati per noi già “sicuri” come quelli del nord Europa, siamo venuti in contatto anche con compratori inglesi, americani e asiatici».
Da Dogliani, Farigliano e Carrù, nel cuore della Germania: tante aziende in trasferta
L’Italia a “ProWein” è sempre molto ben rappresentata e quest’anno erano presenti 168 aziende divise in due padiglioni “made in Italy”: «In particolare, la zona Langhe e Roero – aggiunge Anna Maria Abbona – è un punto di riferimento per tutta Italia, paragonabile, come zona, alla Borgogna. Tra le tante realtà italiane, una buona decina erano provenienti proprio da Dogliani e la cosa molto positiva è che non solo le grandi aziende partecipano, ma anche quelle di dimensioni minori stanno iniziando ad avvicinarsi e a conoscere questo mondo». Tra le imprese doglianesi alla kermesse tedesca c’era anche la storica azienda agricola “La Fusina”, della produttrice ed assessore comunale Federica Abbona, che commenta così l’esperienza vissuta: «Partecipare a questo tipo di eventi internazionali è sempre più importante per noi produttori, visto che il mercato italiano è un po’ “saturo” e sempre più aziende, anche locali, stanno iniziando a dare valore a queste iniziative. Noi eravamo vicino a produttori un po’ particolari – spiega –, che hanno vini come Brachetto o Albarossa ed insieme ad altri produttori facciamo “squadra”, così da permettere agli acquirenti di completare un ordine unico, che comprenda vini di diverse aziende, soprattutto con una fatturazione unica. Un’organizzazione che permette di agganciare più clienti, anche dagli Stati Uniti e dall’Asia». A fianco delle aziende doglianesi, alcune anche di storica tradizione, già conosciute dal grande palcoscenico come “Chionetti” o “Pecchenino”, c’erano poi anche diversi produttori di Farigliano e di Carrù. È il caso, ad esempio, di Poderi Cellario, importante cantina con sede a Carrù e vigne dislocate tra Carrù, Dogliani e Farigliano, diventata famosa in tutto il mondo anche per la produzione “di nicchia” del bianco “Nascetta”, forse il più antico vino di Langa, adesso sempre meno commercializzato, che senza produttori particolarmente attenti rischierebbe di scomparire definitivamente. Anche per Poderi Cellario, “ProWein” ha rappresentato un’importante occasione per farsi conoscere ed apprezzare sempre più, in tutto il mondo