Dopo l’alluvione del Tanaro del novembre 2016, la Provincia di Cuneo ha chiuso al traffico il ponte che collega il Fondovalle alla zona degli impianti sportivi di Clavesana, posto geograficamente a metà appunto tra lo stesso Comune di Clavesana ed il Comune di Carrù. Da allora, è passato praticamente un anno e mezzo, il ponte non è più stato riaperto, creando numerosi problemi alla viabilità della zona. Il sindaco di Clavesana, Luigino Gallo, fin dalle prime settimane dopo la chiusura si era messo al lavoro per risolvere la situazione, purtroppo però senza riuscire a ricevere rassicurazioni dalla Provincia. «Nei mesi successivi alla chiusura, gli allora consiglieri provinciali con delega alla manutenzione delle strade avevano compiuto qui numerosi sopralluoghi – spiega il primo cittadino –. Un tecnico incaricato aveva inoltre prodotto una perizia, che aveva evidenziato l’esistenza di almeno sei punti “critici”, che minavano la stabilità del ponte. Fino a quando la Provincia non metterà a bilancio nuovi fondi e non interverrà sulla struttura quindi, credo che non verrà firmata l’ordinanza di riapertura». Il ponte è un collegamento strategico, che permette agli automobilisti che scendono da Cigliè, Rocca Cigliè e dai Ghigliani di raggiungere la vicina Fondovalle, senza passare nel centro abitato di Clavesana. Da quando è stato chiuso, l’intero traffico, compresi trattori e mezzi pesanti, transita quindi nel mezzo di Madonna della Neve, mettendo anche a dura prova la tenuta del fondo stradale. «I cittadini e gli automobilisti si lamentano ogni giorno con me per questa situazione, purtroppo però siamo vincolati alle decisioni della Provincia – aggiunge Gallo –. Qualche mese fa ho anche scritto una lettera al presidente Borgna, ma non ho mai ricevuto risposta». Vista la situazione di stallo, il sindaco Gallo ha pensato quindi ad una nuova “mossa” per smuovere le acque: «Proprio in questi giorni ho scritto una nuova lettera che invierò alla Provincia. Affinché il documento possa avere maggior “peso”, da martedì abbiamo aperto una petizione in municipio. Tutti coloro che vogliono sostenere la causa possono recarsi negli uffici comunali per firmare la lettera. Quando avremo raccolto un buon numero di firme – conclude – invieremo il documento a Cuneo».
in