Organizzare una lezione con Cannavacciuolo. O magari gestire un bar per una stagione. Oppure ancora, aiutare un ragazzo diversamente abile a trovare un lavoro. Questo, e magari anche altro, sta nella carta che l’Alberghiero di Mondovì ha calato sul tavolo: la “Fondazione Cucine colte”. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente nella mattinata di sabato 26 maggio.
Un Ente che potrà raccogliere fondi
L’idea della Fondazione risale a diverso tempo fa. La dirigente dell’Alberghiero, Donatela Garello, aveva già spiegato che si tratta di uno spunto mutuato da realtà simili in Italia. Perché una Scuola come l’Alberghiero ha deciso di “farsi” una Fondazione? «Le ragioni sono diverse – commenta la Garello –. Una Fondazione è un Ente che può raccogliere fondi e gestire progetti per gli studenti». Che tipo di progetti? «Di molti tipi diversi. Per esempio, potremo organizzare una lezione “master-class” con un grande chef. Oppure potremo mettere in atto un percorso di inserimento lavorativo per studenti, magari per quelli con disabilità. O, ancora, potremo mettere in atto collaborazioni utili ai nostri studenti per fare pratica». Si potrà anche, per esempio, mettere in atto una vera e propria attività, magari stagionale. Oppure partecipare a bandi per recuperare finanziamenti.
Aggiunge la dirigente: "Cercheremo fondi per le nostre iniziative. I nostri valori sono la consapevolezza, la responsabilità, il coraggio. La Fondazione Cucine Colte nasce a Mondovì per creare un polo formativo di eccellenza e del gusto, dei prodotti locali, dell'enogastronomia e della ricettività. Un "campus ideale", e magari in futuro anche concreto e fisico"
Sempre legata alla scuola
La Fondazione avrà un proprio Statuto e un proprio Consiglio di amministrazione: il presidente è la stessa Donatella Garello. Ma la “Fondazione Cucine colte” (nome mutuato dai locali di via Delle Scuole in cui l’Alberghiero gestiva il “bar studentesco”, ndr) resterà legata a filo doppio alla Scuola: «Lo Statuto prevede chiaramente – spiega la dirigente – che tutti i proventi della Fondazione debbano essere reinvestiti in attività destinate agli studenti del “Giolitti-Bellisario”. E l’intero Consiglio di Amministrazione sarà in carica senza alcun indennizzo». Lo Statuto è attualmente ancora al vaglio della Regione Piemonte, in attesa dell’approvazione. Garello: «Un passaggio formale ma indispensabile. Potremo cominciare solo dopo che avremo incassato l’ok regionale. La prima iniziativa? Forse in estate o autunno».