Sarà un Consiglio comunale decisamente caldo, quello convocato per martedì 19 giugno a Mondovì. E non per il clima, né per l'anniversario della tornata elettorale che elesse Paolo Adriano sindaco della città. Piuttosto, per il cospicuo numero di interrogazioni o proposte di odg su temi forti, depositate nelle scorse settimane dai consiglieri di minoranza.
U(no è l'ordine del giorno, proposto dal centrosinistra, sul censimento degli immobili sfitti o non utilizzati: proposta non lontana da alcune affermazioni fatte dall'Amministrazione, e che dunque potrebbe anche passare. Le interrogazioni sono varie. Quelle più "leggere" sono quella sul porticato di piazza Monteregale, sulla destinazione del "5x1000" e sulle erogazioni per gli impianti sportivi, tutte proposte dal gruppo di centrosinistra. Più articolata quella sull'adesione alla "Bandiera lilla" per il turismo senza barriere, che potrebbe portare a galla alcune novità sui progetti turistici a partire da "Infinitum". Decisamente più corpose le altre due interrogazioni a firma di Tarolli e Magnino: quella sulla possibilità di fondersi e accorpare Comuni vicini - proposta che, peraltro, qualora passasse porterebbe a un lunghissimo e forse difficile dialogo con le Amministrazioni limitrofe - e soprattutto quella sul futuro dell'Alberghiero, colpito dalla frana. Un argomento, quest'ultimo, mai affrontato in Consiglio comunale in modo completo, su cui inevitabilmente la discussione assumerà toni molto politici.
Altrettanto politica è l'interrogazione presentata dal centrodestra (Caramello, Tealdi, barello e D'Agostino), sul ruolo di "capofila" della città di Mondovì rispetto ai rapporti col territorio monregalese, dopo le posizioni assunte dal Comune in seno all'assemblea Acem.
Difficile pensare a un Consiglio comunale di breve durata.