Una nuova scuola, per l’Alberghiero, ci sarà. Ma non si può sapere quando, come, con che soldi e nemmeno dove. Soprattutto, potrebbe non essere a Piazza: ma all’Altipiano, nel terreno incolto di proprietà del Comune che sta fra via Dante e via Verdi, davanti al palazzi dell’ex SIP. Un’ipotesi per cui la Provincia, questa settimana, ha chiesto alla Regione la somma di 6,2 milioni di euro inserendola nel Bando triennale per l’edilizia scolastica. Ma tempi e costi sono enormi: «Ci vorranno oltre due anni. E in tutto forse più di 10 milioni di euro».
Faccia a faccia venerdì scorso
Questo è quanto emerso venerdì 8 giugno, nel faccia a faccia tra gli studenti e le istituzioni, Comune e Provincia, che si è tenuto dopo la grande manifestazione in strada. Circa 400 studenti del “Giolitti” sono scesi a Breo, dalle sedi “sparpagliate” di quello che chiamano “Alberghiero diffuso”. Sono scesi con striscioni, cartelli e megafono, per chiedere la cosa più semplice eppure paradossalmente oggi più complicata: «Dateci una scuola». Le risposte sono complicate. Però sono arrivate, quasi tutte, in un serratissimo faccia a faccia a cui hanno partecipato i docenti, con la dirigente Donatella Garello, i delegati degli studenti, e Carlo Rinaldi, presidente del Consiglio di Istituto in rappresentanza dei genitori. Davanti a loro, il sindaco Paolo Adriano, il presidente della Provincia Federico Borgna e il consigliere con delega all’istruzione Milva Rinaudo.
Scuola nuova o “riciclo” di un contenitore vuoto?
«Ci sono due soluzioni possibili – ha spiegato il sindaco Adriano –. Una è quella di utilizzare i soldi Regione previsti per l’ex Ospedale per rimettere in sesto il “Michelotti”». Qui verrebbe spostato il “Baruffi” e si ricaverebbe così una nuova sede per il “Giolitti”. Ed è l’ipotesi su cui il Comune punta di più: «Perché ci consentirebbe di riempire un contenitore vuoto – afferma Adriano – e perché abbiamo sempre detto che vogliamo che le scuole che sono a Piazza restino lì».
Ma c’è una seconda ipotesi: edificare una nuova scuola all’Altipiano, su un terreno di proprietà del Comune che sta fra via Dante e via Verdi e che per ora è senza destinazione (esisteva l’interesse di un’azienda a trasferirsi lì, ma è tramontata). La Provincia: «Per costruire un plesso di queste dimensioni, ci vogliono più di 10 milioni di euro». Ecco perché è importante mantenere i 3,5 della Regione. I tempi? Rinaudo: «Forse due anni, stando ottimisti».
Il sogno del “campus”
La Garello insiste: «Il “Michelotti” è incastonato sotto la collina: siete sicuri che sia la soluzione migliore, visto quello che è successo?». Rinaldi: «Non potete fare affidamento su di noi per risolvere le problematiche di un rione o dei contenitori vuoti». Il sogno dell’Alberghiero – non da oggi: da almeno 8 anni – un “campus” sullo stile universitario. Una cosa che già nel 2010 descrivevano in una lettera, indirizzata all’allora sindaco Stefano Viglione. Una chimera? Invece non è detto che sia poi così irrealizzabile. Tempi e soldi permettendo. Forse, proprio con quei 6 milioni chiesti alla Regione.