Definirono Guido Tealdi, all’epoca assessore uscente, “asu” e "fagnan". Per quelle parole, scritte su Facebook su una pagina pubblica (“Qualunquemente”), sono stati condannati per diffamazione aggravata Giuliano Bessone, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, e Marco Maccagno, creatore della pagina Facebook in questione.
Il fatto avvenne nel maggio 2017: erano i mesi della campagna elettorale a Mondovì, la prima competizione per le elezioni amministrative in cui i candidati si misurarono massicciamente non solo coi vecchi comizi di piazza, ma anche sugli spazi social. Il gruppo Facebook non aveva un orientamento politico particolare, ma fra gli utenti c’erano molti candidati o amministratori uscenti. Tealdi, all’epoca assessore e oggi consigliere di minoranza (era candidato con la lista della Lega Nord a sostegno di Donatella Garello), aveva querelato anche un'altra persona, la cui posizione però venne archiviata. La sentenza è stata emessa martedì 26 giugno, pm la dottoressa Marinella Pittaluga. I due imputati sono stati condannati a una multa. Tealdi non si era costituito parte civile nel processo.