Il Nido comunale di via Ortigara a Mondovì non potrà riaprire a settembre e solo a metà ottobre saranno pronti i moduli prefabbricati destinati a tamponare l’emergenza. La soluzione scelta dal Comune è stata comunicata giovedì sera 26 luglio in una riunione con le famiglie in sala conferenze a Breo. «Purtroppo abbiamo riscontrato una grave criticità. Quello di via Ortigara è l’unico edificio in tutto il territorio comunale con problematiche del genere – ha dichiarato il sindaco Paolo Adriano –, ma non ci sono altre strutture comunali idonee». La chiusura ha sicuramente creato dei disagi, «ma è una decisione che sono convinto di aver preso correttamente – ha continuato il sindaco –. E sono disposto anche a prendere sulle mie spalle tutte le critiche. Il Comune è intervenuto abbassando le rette accollandosi un costo di circa 20 mila euro. Ci sono stati degli intoppi burocratiche e un rallentamento tra Regione e Comune che ha dilatato i tempi per la realizzazione dei lavori per la messa a norma antisismica della scuola in via Ortigara. La situazione individuata è quella di utilizzare dei moduli prefabbricati (di alto livello qualitativo) che il Comune affitterà per il periodo necessario in attesa del ripristino dell’edificio». Non è stato facile trovarli e si tratta di una soluzione molto onerosa, 80 mila euro per sistemare l’area e 10 mila euro di affitto dei moduli al mese: «I bambini avranno gli stessi spazi ed una situazione sicuramente transitoria. Ci auguriamo che i lavori all’asilo finiscano prima possibile, purtroppo nel pavimento è stata riscontrata anche la presenza di amianto. Sono state fatte tutte le analisi necessarie, non ci sono pericoli, ma è una situazione che va sistemata».
I prefabbricati verranno collocati all’inizio di via Langhe, tra “Peretti gomme” e "Buffetti", in un’area a disposizione del Comune. «Si era parlato anche dell’area dietro la chiesa l’Altipiano, ma qui c’era molto più lavoro da fare».
Il problema è che la nuova struttura sarà pronta sono a metà ottobre, lasciando un "vuoto" di un mese e mezzo. Una situazione che ha suscitato un po’ di malumore, rabbia e preoccupazione nelle famiglie che saranno costrette a trovare una difficile soluzione alternativa. I genitori intervenuti alla serata hanno comunque riconosciuto la gravità delle problematiche e sottolineato l'importanza del servizio offerto e l'alta qualità offerta dall'Asilo comunale di Mondovì. Il Comune ha riscontrato una disponibilità di massima nelle strutture private di Mondovì e dintorni per circa 88 posti, ma è da valutare come potranno essere gestire le richieste, anche i virtù dei costi diversi a confronto con la struttura pubblica, e quali saranno le scelte dei genitori. Il Comune ha chiesto alle famiglie di indicare (facendo tramite alla direttrice dell'Asilo nido comunale) chi è disponibile ad aspettare e chi invece intende rivolgersi (quasi inevitabilmente per tutto l’anno) ai privati. «Vogliamo mantenere un servizio importante che la comunità di Mondovì deve continuare ad erogare – ha specificato il sindaco –. Andremo avanti, consapevoli che ci potrebbe essere un calo delle iscrizioni». I bambini coinvolti sono circa 80, quelli che usufruiscono di agevolazioni circa 50.
Cambia l'aggiudicatario dell'appalto del micro nido a Piazza
Dopo la rinuncia del primo classificato (una cooperativa di Bari), continua il sindaco Paolo Adriano: «l'appalto del micro nido a Piazza è andato alla Cooperativa Valdocco, seconda classificata». Ad affidamento appena avvenuto dalla Valdocco non si sbilanciano sulla possibile data di apertura, ma smentiscono la ventilata chiusura della struttura "La capriola" in via Rosa Bianca.