I rumors sulla possibile installazione, in autunno, di altri due autovelox si fanno sempre più insistenti. Per adesso non vi è ancora nulla di ufficiale, ma i nuovi rilevatori di velocità potrebbero essere installati sulla Sp 339, Millesimo-Cengio, tra l’abitato di Cengio e la Pertite e sulla Sp 29, all’altezza di Maschio. Quest’ultimo, a differenza dei 6 finora installati, lungo la Sp 42, la Sp 29 e la Sp 6, che sorvegliano solo una direzione di marcia, potrebbe essere indirizzato verso entrambe le carreggiate. La vice presidente della Provincia, Luana Isella, non conferma, ma non smentisce: «Ora la nostra priorità riguarda la manutenzione delle strade e gli asfalti – precisa vice presidente della Provincia, Luana Isella –. E’ possibile che verso ottobre possano esserci novità per quanto concerne gli autovelox, ma è tutto ancora da verificare, anche perché prima di prendere qualsiasi decisione ci confronteremo con l’Osservatorio per la sicurezza, le Forze di Polizia e il territorio. Tra l’altro, si valuteranno anche i dati aggiornati sull’incidentalità delle strade che sono disponibili con il nuovo portale regionale». «Sicuramente molti Comuni che chiedono gli autovelox: da Murialdo, che ha dato la disponibilità ad ospitarne addirittura tre, a Garlenda, a Toirano, quest’ultimo soprattutto per quanto riguarda i passaggi spericolati dei motociclisti», conclude Isella. Una notizia, che, seppur in fase embrionale, ha destato parecchio scalpore. Non a caso i consiglieri Matteo Pennino, Alberto Poggio e Giorgia Ferrari del gruppo “Cairo Democratica” hanno scritto una lettera alla presidente della Provincia Monica Giuliano, alla vicepresidente Luana Isella e per conoscenza al Comune di Cairo e al sindaco Paolo Lambertini, nella quale chiedono spiegazioni in merito ai nuovi autovelox. «Premesso che riconosciamo l’importanza della prevenzione quando si tratta della sicurezza degli automobilisti e degli altri utenti e che questa funzione può anche essere svolta da tali apparecchiature, tuttavia riteniamo che il dispiegamento di postazioni lungo le strade del territorio valbormidese, e in special modo sul tratto del Colle Cadibona, sia ormai davvero eccessivo. Questa iniziativa, lungi da costituire una tutela per i cittadini e un deterrente per chi viola i limiti di velocità, diventa una forma di accanimento contro i pendolari ed, in particolare, contro i valbormidesi». «Pare, in altre parole, che la Provincia di Savona voglia fare cassa sulle spalle degli automobilisti, che a volte, anche per una violazione lieve, si vedono recapitare multe salate (a volte addirittura più di una nello stesso giorno) e decurtare i punti sulla patente». Concludono da “Cairo Democratica”.
In autunno un nuovo autovelox tra Cengio e Millesimo?
Un apparecchio potrebbero essere installato anche lungo il Cadibona all’altezza di Maschio