E' mancato oggi pomeriggio, mercoledì 1 agosto, Mauro Pettini. Aveva 78 anni, era presidente dell'ANPI sezione di Mondovì, era anche vicepresidente del Direttivo Provinciale. Era una delle "colonne" monregalesi, presente in ogni occasione per portare avanti i valori della Resistenza. Lo scorso 25 aprile, già malato, non aveva partecipato alla cerimonia di commemorazione come invece aveva sempre fatto.
Abitava a Rocca De' Baldi, anche se da qualche tempo era ricoverato all'ospedale di Ceva per tentare di curare il male che lo ha infine ucciso. Lascia la moglie Elena e due figli. Il fratello, Enzo Pettini, fu partigiano combattente ed è deceduto nel 2013.
Il sindaco, Paolo Adriano: «La scomparsa di Mauro Pettini mi colpisce e addolora. Insieme a me tutta l'Amministrazione Comunale partecipa commossa al lutto che ha colpito la famiglia e la sezione ANPI di Mondovì.
In questo primo anno di mandato ho avuto modo di incontrare diverse volte il Presidente Pettini: un uomo instancabile, sempre pronto a proporre iniziative capaci di coinvolgere la cittadinanza. Insieme abbiamo condiviso anche la posa delle "pietre d'inciampo" in via Sant'Agostino. La nostra città, medaglia di bronzo al valor militare per la Guerra di Liberazione, deve molto a Mauro Pettini e ne continuerà l'opera, affinché mai venga meno il ricordo di chi ha combattuto per la libertà del Paese».
Il comunicato del PD locale: «Il Circolo di Mondovì del Partito democratico si stringe attorno alla famiglia dell'amico Mauro Pettini, presidente dell'Anpi, infaticabile coordinatore di tante iniziative tese a fare memoria delle vicende e dei valori della Resistenza. Lo ricordiamo pronto all'ascolto e al confronto delle idee, di grande e coinvolgente umanità. È stato una presenza vivace e mai accomodante nella vita sociale e culturale della città, animato da una costante premura, fattasi urgente e ineludibile negli ultimi anni: riuscire a trasmettere l'evento della Resistenza alle nuove generazioni come attitudine vigile, strappata alla polvere della memorialistica o della nostalgia, pronta a farsi impegno politico e civico, ragione di mobilitazione nelle battaglie democratiche, nel solco della Costituzione. Le ragioni e l'energia del suo impegno vogliamo fare nostre con ancora più forza, in questi tempi difficili».