Nuova sede dell’Alberghiero: per i fondi BEI si dovrà aspettare

La graduatoria, attesa ieri, verrà divulgata solo il 9 agosto. Ma riguarderà solo i progetti già definiti

Nuova fumata nera per l'Alberghiero. O, se non proprio nera, sicuramente grigia. La notizia è questa: dei 6 milioni di euro dei fondi "BEI" (Banca Europea Investimenti), quelli necessari a costruire la nuova scuola superiore a Mondovì, non c'è alcuna certezza. O meglio, una certezza c'è: che non arriveranno nel 2018. La città ha urgente bisogno di una nuova scuola, dopo la frana che ha colpito l'Alberghiero. Ma quei soldi non si sa se e quando arriveranno. Anzi: non si sa neppure l'importo.

Parliamo dei fondi dei mutui della Banca Europea Investimenti (BEI), che due mesi fa la Provincia aveva chiesto alla Regione Piemonte nel maxi-bando per l'edilizia scolastica 2018-2020. Si parla di una cifra grossa, un importo da 6 milioni di euro. Quei soldi dovrebbero servire alla costruzione della nuova scuola superiore a Mondovì: non a Piazza, ma all'Altipiano, nel terreno alle spalle del palazzo della Telecom. Una nuova scuola che dovrebbe risolvere il problema, gigantesco, dell'Alberghiero colpito dalla frana il 29 dicembre 2017. Non solo: la Provincia aveva chiesto, per lo stesso bando, anche i soldi per la ricostruzione della palestra di Metavia, 4 milioni di euro.

Dal giorno della frana, l'Alberghiero non ha più una sede. Le lezioni si svolgono su plessi diversi, le ore di pratica e laboratorio si fanno nelle cucine dei ristoranti cittadini che hanno messo a disposizione tavoli, pentole e fornelli. La sede attuale, chiusa per ordinanza comunale, non sarà pronta prima dell'inizio del 2019, in attesa dei lavori di recupero effettuati dalla Provincia di Cuneo. Un problema grande, di cui per ora non si vede una soluzione chiara.

A fine giugno la Provincia chiese ufficialmente i soldi alla Regione. La graduatoria dei progetti finanziabili si sarebbe dovuta conoscere ieri, giovedì 2 agosto, ma slitterà invece alla prossima settimana. Si sa però che gli interventi finanziati nel 2018 dovrebbero essere solamente quelli per i quali esiste già un progetto definitivo-esecutivo. Insomma quelli "immediatamente cantierabili". E tanto basta a "tagliare fuori" Mondovì, almeno per ora: dal momento che per la nuova scuola e per la nuova palestra esistono solo due studi di fattibilità. Nessun progetto, tantomeno esecutivo.E quindi... dove andrà l'Alberghiero? Sul piatto ci sono sempre quei 4,7 milioni di euro, fermi da 10 anni, che dovevano servire a traslocare il Liceo nell'ex ospedale. Sono i fondi messi a disposizione sia dalla Regione (3,5 milioni) che dalla Provincia (1,2 milioni). Mai utilizzati fino a oggi, perché il trasloco andò in fumo quando si scoprì che il palazzone "Gallo" avrebbe richiesto una montagna di lavori per le norme anti-sismiche.

Quei soldi ci sono, e non più tardi di un mese e mezzo fa la Regione garantì che li avrebbe sbloccati e dirottati per la nuova scuola. Ma, specificando, che quei fondi sarebbero serviti "a supporto della programmazione che sarà definita a seguito dell’esito dell’istruttoria del bando mutui BEI". Ovvero... il bando che per ora non includerebbe Mondovì. Dal momento che 4,7 milioni difficilmente potrebbero bastare per costruire una nuova scuola e una nuova palestra "da zero" (la Provincia stimava un costo di 7 milioni), si dovrà quindi aspettare di rientrare in un finanziamento successivo: cosa che, per ora, non sarà data di sapere dal momento che il bando dei fondi BEI non ha ancora avuto certezze dal Ministero sulla cifra esatta a disposizione.

Si potrebbe tornare alla vecchia idea, quella dello "scambio" con l'Asl, trasferendo le scuole nel padiglione "Michelotti". Se non fosse che, non più tardi di qualche giorno fa, il sindaco di Mondovì ha affermato che per quegli edifici esiste una possibilità diversa, ovvero quella di trasformarli in una "palazzina uffici" destinata eventualmente ad accogliere l'Amministrazione Asl e i servizi socio-assistenziali che oggi sorgono nella "passerella". Il "Gallo", invece - vuoto da 10 anni - potrebbe essere messo in vendita, nella speranza di un recupero immobiliare in mano a privati.L'ipotesi che prende più corpo dunque è davvero quella dell'Alberghiero trasferito all'Altipiano (o di un'altra scuola al posto suo, per "fare spazio" al Giolitti). Ma sui tempi, costi e fondi non c'è più nessuna certezza.

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