Oggi, mercoledì 19 settembre, è trascorso un anno. Un anno da quella tragica notte in cui, in circostanze non ancora chiarite, morì Erica Beccaria. Travolta, secondo la Procura, dalla Bmw condotta dal suo compagno – Claudio Laurent Silvano di Lesegn. Erica, 42 anni, viveva a San Michele. Un anno in cui le indagini – coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Cuneo, Alberto Braghin e condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo provinciale – non risultano ancora chiuse. Un anno durante il quale almeno alcuni elementi ed indizi sarebbero stati evidenziati, come quello secondo cui la donna non fu vittima di un incidente, ma sarebbe stata investita deliberatamente, dal compagno, dopo un bisticcio. Ipotesi d’accusa evidenziata dai risultati dell’autopsia, a seguito della quale, fu cambiato anche il capo di imputazione, nei confronti di Claudio Laurent Silvano (tuttora in stato di libertà): accusato prima di “omicidio stradale” e poi di “omicidio volontario”. In paese nessuno ha dimenticato ed anche se apertamente non se ne parla, c’è difficoltà a comprendere il silenzio che ha avvolto il caso.
La morte di Erica Beccaria: un giallo senza risposte da un anno
Nel susseguirsi delle perizie l’inchiesta non è ancora conclusa. Il suo compagno, in libertà, è indagato per omicidio volontario