Quasi 70 sindaci e tantissimi “addetti ai lavori” hanno partecipato sabato scorso al convegno “Materiale litoide nei fiumi: proposte e soluzioni” di Fossano, organizzato dal presidente del Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Cuneo, Roberto Gagna, in occasione dei 20 anni di vita dell’Associazione. Presenti i senatori Giorgio Bergesio, Mino Taricco e Marco Perosino e l’europarlamentare Alberto Cirio, hanno destato un po’ di stupore le assenze degli assessori regionali con deleghe alla Protezione civile e alle opere pubbliche, i quali sarebbero stati direttamente interessati dai temi dell’incontro. Seguito da tutti con particolare attenzione è stato l’intervento, in qualità di relatore, del presidente della Protezione civile di Dogliani, Gianni Picco, che ha fatto il punto della situazione sul grande progetto “comune” riguardante la messa in sicurezza dei fiumi in regione, partito nel 2015, prima dell’alluvione del Tanaro, avvenuta a novembre dell’anno successivo. «Come Comune capofila del progetto – ha spiegato Picco –, alla Protezione civile di Dogliani è toccato un compito particolarmente impegnativo. In sostanza abbiamo chiesto a 105 Comuni di segnalarci tutte le criticità sui corsi d’acqua di competenza regionale, in modo da poter “mappare” l’intero territorio. L’imponente mole di materiale arrivata al nostro Gruppo è stata catalogata e inserita in un unico faldone, che io stesso ho recapitato a 10 Enti di competenza nazionale. Sono anche andato di persona a portare il fascicolo al Dipartimento di Protezione civile di Roma, in modo che anche le più alte cariche statali in fatto di sicurezza dei fiumi fossero informate della situazione. Tutto ciò è avvenuto già prima dell’alluvione 2016. Ovviamente il dossier – ha aggiunto Picco – segnalava diverse criticità proprio sul Tanaro, lungo tutta la vallata, partendo da Ormea e Garessio ed arrivando appunto fino a Dogliani. Ora siamo in attesa che la Regione dica come intende intervenire per risolvere le tantissime problematiche, alcune anche di una certa gravità, emerse dal progetto. Ogni volta che piove un po’ di più purtroppo succedono disastri, non vorremmo che i fatti degli anni scorsi si ripetano, anche perché adesso i problemi sono stati segnalati e sono ben noti». In questi anni in tanti, soprattutto volontari di Protezione civile dei gruppi locali, sono intervenuti costantemente nella pulizia degli argini dei fiumi, per scongiurare il rischio di nuove inondazioni. Il lavoro da fare però è ancora tanto e spesso riguarda operazioni che i volontari, da soli, non possono portare a termine. L’attenzione deve sempre essere altissima, soprattutto da parte delle istituzioni, affinché le future “piene” dei corsi d’acqua possano essere più controllate, limitando i danni.
Dogliani: nuovo intervento di Protezione civile sul rio Brella
Sempre in un’ottica di prevenzione sui corsi d’acqua ritenuti “a rischio” esondazione, sabato 29 settembre la Protezione civile di Dogliani è intervenuta sul rio Brella. «Quella di sabato è stata la seconda giornata di quest’anno dedicata al Brella – ha spiegato il presidente Gianni Picco –; un’altra infatti era già stata organizzata a luglio. Il Brella è un corso d’acqua particolarmente “critico” per Dogliani, a causa della grossa quantità di materiale legnoso presente all’interno dell’alveo e a ridosso delle sponde. Saranno necessarie altre giornate di lavoro per terminare la pulizia dell’intero corso e, grazie all’impegno di tanti volontari, speriamo di poter concludere entro la fine dell’anno». Il rio Brella passa nelle immediate vicinanze di alcune importanti aziende doglianesi che, in caso di inondazione, subirebbero danni enormi. «Apprezziamo moltissimo il lavoro portato avanti in questi anni dal presidente Picco e da tutti i volontari di Protezione civile – ha commentato il sindaco Franco Paruzzo –. La loro opera è davvero fondamentale, per la sicurezza di tutti noi». Durante il 2018, la Protezione civile di Dogliani è intervenuta anche per ripulire il rio Gamba, con una giornata di esercitazione “coordinata”, insieme ai Comuni di Somano e Bossolasco.