Sei anni fa il caso venne archiviato come suicidio. Sia per le modalità - un sacchetto intorno alla testa, un altro in bocca -, sia per una lettera in cui Marcel Balcan, operaio di 31 anni dell'ex "Gazzola", chiedeva perdono e scriveva «non ce la faccio più». Ma la madre non si è mai convinta, e oggi è riuscita a far riaprire il caso. La Procura di Cuneo ha disposto la riesumazione del cadavere dal cimitero, e un esame sul corpo che all'epoca non venne fatto. Con una nuova ipotesi: quella di omicidio. La morte di Marcel Balcan avvenne il 26 maggio 2012.
Il caso, sei mesi fa, finì anche a “Chi l’ha visto?”, la popolare trasmissione di Rai 3. la madre e il patrigno del 31enne avevano raccontato la difficile situazione in cui viveva Marcel (era stato posto in cassa integrazione, stante la difficile situazione dell’azienda, chiusa, poi, per fallimento), ma anche i loro dubbi. Dubbi avvalorati da una registrazione del cellulare del figlio, in cui si sentirebbe la frase: “toglimeli subito… toglimeli”. Disse anche di aver notato strani graffi sul volto del figlio, quando lo rinvenne nella stanza, e aggiunse che l'anziana nonna (poi deceduta) aveva raccontato che, nella mattinata della morte di Marcel, il nipote avesse ricevuto la visita di due persone. Circostanza mai confermata o chiarita.
La Procura di Cuneo ha incaricato il medico legale torinese Roberto Testi (è il medico che si è occupato anche di casi di cronaca famosi, come l’omicidio di Cogne e il delitto di Garlasco). Il il pm titolare dell'inchiesta è il procuratore Marinella Pittaluga, le indagini sono curate dalla Squadra Mobile della Polizia di Cuneo.