"Boia Faùss" è una colorita - ma non troppo - espressione piemontese che esprime disprezzo contro il Boia, figura naturalmente poco amata di impiccatore di cristiani che officiava il suo macabro rituale a Torino, presso “ël rondò dla forca”, fino al 1853 (e a Mondovì, invece, nei pressi della chiesa di San Bernardo, detta appunto "delle Forche", attualmente al centro di un importante restauro). "Falso", probabilmente, per un calco dell'analoga offesa a Giuda, per cui la definizione calzava a pennello.
Questa espressione è oggi diventata il nome d'arte di Andrea Ghiglia, giovane disegnatore vicese che attualmente frequenta la Scuola Internazionale di Comics a Torino, con l'intento di lavorare poi nel mondo fumettistico, magari Oltralpe, da sempre terra promessa di fumettisti non solo piemontesi. Ghiglia ha poi un interesse specifico per il tema storico, che emerge anche nei lavori illustrativi qui presentati. Da un lato, troviamo le illustrazioni realizzate per il giornale "Dogliani e la sua langa", ove il giovane autore cura una rubrica sulle uniformi sabaude, dal Seicento al Risorgimento.
Forse ancor più interessante è il percorso dedicato alla polvere da sparo, dal Quattrocento ai giorni nostri. Si comincia con questo interessante pistoliere eretico, un hussita che sullo scudo riporta uno stilizzato Graal, per proseguire con fanti delle varie epoche - precisamente datati e raffigurati con grande cura del dettaglio - fino a giungere nei pressi della Grande Guerra.
Ghiglia alterna l'uso delle chine, dell'acquerello e dell'acrilico, per realizzare opere dal segno preciso e definito, con un grande gusto per il dettaglio minuzioso che lo rende congeniale all'illustrazione storica (e, aggiungiamo, a un circolo come il Lionetto, che da sempre ha un occhio di riguardo per la storiografia locale e non solo, a partire dal nome, una dotta citazione che potere scoprire sul mio blog personale a questo link). Lo stile pulito di Ghiglia ricorda in certi punti l'esattezza del segno di Milo Manara, che oltre ad essere - con Guido Crepax - il massimo autore dell'erotismo fumettistico italiano, è anche disegnatore storico di grande precisione (come si può notare soprattutto nelle sue opere in collaborazione con Hugo Pratt, come "Tutto ricominciò con un'estate indiana").
Non a caso, tra le immagini della mostra spicca anche una maliziosa pin up in costume militare d'epoca. Ghiglia non si limita infatti all'illustrazione storica, ma spazia su varie tematiche, con scelte stilistiche altrettanto variegate come si può ammirare sulla sua pagina facebook (ad esempio, alcuni rimandi a Sergio Toppi). Insomma, come al solito, un'occasione interessante di approfondimento dal sapore storico, in attesa di altre novità in questo senso nell'attività di questo autunno del Circolo. La mostra resterà aperta tutti i giorni tranne la domenica, dalle 20, secondo l'orario sociale, in via XX Settembre 9, a Villanova Mondovì. Avanti, Savoia!