Nel 2017 in Italia sono stati commessi e denunciati in media 6.650 reati ogni giorno, circa 277 ogni ora. Un dato in calo del 2,3% nel 2017 su base annua, in linea con le flessioni degli anni precedenti. È quanto emerge dai dati di un’interessante inchiesta sul “Sole 24 Ore”, che ha pubblicato i dati 2017 forniti dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, una vera e propria fotografia sul mondo criminale su base provinciale. Diciamo subito che si tratta dei delitti “emersi” in seguito alle segnalazioni delle Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, DIA, Polizia municipale, Polizia provinciale, Guardia Costiera), vale a dire alle denunce. Quindi restano “nell’ombra” i reati non denunciati e i fenomeni di microcriminalità, anch’essi diffusi sul territorio, ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità e la cui comunicazione da parte delle vittime a volte non è affatto scontata.
In Granda il vero problema sono i furti in casa
Come detto, in Italia i furti in abitazione sono in calo e anche in provincia di Cuneo la tendenza è un deciso ribasso. Rispetto allo scorso anno, infatti, siamo scesi del 24%, ma ciò non impedisce alla Granda di essere uno dei territori maggiormente colpiti da questo fenomeno. Se per tutte le altre categorie di reati, il Cuneese può vantare una posizione lusinghiera, vale a dire ben in fondo alla classifica delle 109 province italiane (come si evince dalle interessanti tabelle che pubblichiamo a lato), per quanto concerne i furti in abitazione, la Granda sale inaspettatamente al 22º posto, con 2.518 reati denunciati, vale a dire 428 ogni 100 mila abitanti, contro i 662 (sempre ogni 100 mila abitanti) della provincia di Savona, la prima in questa speciale classifica.
TUTTI I DATI E GLI APPROFONDIMENTI su L'Unione Monregalese del 24 ottobre 2018