Sei anni fa, il caso della morte di Marcel balcan - 31 anni, operaio dell'ex pastificio monregalese che sorge in via Cuneo, fu archiviato come suicidio. Ma la mamma non si è mai convinta. E alla fine è riuscita a far riaprire il caso. La Procura di Cuneo ha disposto la riesumazione del cadavere dal cimitero, e un esame sul corpo che all'epoca non venne fatto. Con una nuova ipotesi: quella di omicidio.
La morte di Marcel Balcan avvenne il 26 maggio 2012. Il suo corpo verrà riesumato lunedì, e le indagini potrebbero arrivare alla svolta che la madre attende da anni. Ed è proprio lei, la mamma Elena, ad aver raccontato tutto oggi, giovedì 25 ottobre, su Rai 2 a "I fatti vostri" davanti al presentatore Giancarlo Magalli. La donna era accompagnata dall'avvocato Micaela Dadone, che ha spiegato: «Questa storia fin da subito ci è parsa strana: qualcosa non quadrava». Il giovane fu trovato morto in casa con un sacchetto di plastica in testa, un secondo sacchetto in bocca e un cordino attorno alla gola. Ma nulla, nei giorni precedenti, lasciava intendere che Marcel potesse scegliere di uccidersi. KAnzi - racconta la mamma - era allegro e faceva progetti per il futuro».
Le indagini avviate dagli avvocati hanno portato alla luce elementi nuovi. La principale sarebbe una registrazione, recuperata dal cellulare del giovane operaio, analizzata da un esperto. La Procura ha raccolto le carte degli avvocati e ha deciso per la riapertura del caso, con la nuova ipotesi di reato che - se fosse confermata - spalancherebbe uno scenario completamente diverso su un fatto che per sei anni è stato etichettato come suicidio.
Lunedì mattina il cadavere di Marcel Bacan verrà riesumato dal cimitero di Mondovì e si procederà a un'autopsia che, sei anni fa, non fu fatta. La Procura di Cuneo ha incaricato il medico legale torinese Roberto Testi (è il medico che si è occupato anche di casi di cronaca famosi, come l’omicidio di Cogne e il delitto di Garlasco). Il il pm titolare dell'inchiesta è il procuratore Marinella Pittaluga, le indagini sono curate dalla Squadra Mobile della Polizia di Cuneo.
Ma quali sono i dubbi della mamma? La trasmissione ha accennato una questione, su cui finora nessuno si è mai esposto: «Una questione legata al lavoro di Marcel - ha detto Magalli -. Lui lavorava per un'azienda, e sembra che avesse scoperto delle cose che non andavano bene. E forse c'erano persone che non erano contente di ciò che lui aveva scoperto».