È stata riesumata questa mattina, lunedì 29 ottobre, dal cimitero di Pascomonti, la salma di Marcel Balcan: l'operaio monregalese di 31 anni morto nel maggio 2012. Si apre l'indagine sulla sua morte, con la nuova ipotesi di omicidio. All'epoca il caso fu archiviato come suicidio. Ma la mamma del 31enne non si è mai convinta, e alla fine è riuscita a far riaprire il caso. Questa mattina era presente anche lei, al cimitero, per le operazioni di riesumazione. La Procura di Cuneo ha incaricato per l'esame il medico legale torinese Roberto Testi (è il medico che si è occupato anche di casi di cronaca famosi, come l’omicidio di Cogne e il delitto di Garlasco). Il il pm titolare dell'inchiesta è il procuratore Marinella Pittaluga, le indagini sono curate dalla Squadra Mobile della Polizia di Cuneo.
La morte di Marcel Balcan avvenne il 26 maggio 2012. La scorsa settimana la mamma Elena ha raccontato tutti i suoi dubbi su Rai 2 a "I fatti vostri" davanti al presentatore Giancarlo Magalli. La donna era accompagnata dall'avvocato Micaela Dadone, che ha spiegato: «Questa storia fin da subito ci è parsa strana: qualcosa non quadrava». Il giovane fu trovato morto in casa con un sacchetto di plastica in testa, un secondo sacchetto in bocca e un cordino attorno alla gola. Ma nulla, nei giorni precedenti, lasciava intendere che Marcel potesse scegliere di uccidersi. KAnzi - racconta la mamma - era allegro e faceva progetti per il futuro». Le indagini avviate dagli avvocati hanno portato alla luce elementi nuovi. La principale sarebbe una registrazione, recuperata dal cellulare del giovane operaio, analizzata da un esperto. La Procura ha raccolto le carte degli avvocati e ha deciso per la riapertura del caso, con la nuova ipotesi di reato che - se fosse confermata - spalancherebbe uno scenario completamente diverso su un fatto che per sei anni è stato etichettato come suicidio. Ma quali sono i dubbi della mamma? La trasmissione televisiva ha accennato una questione, su cui finora nessuno si è mai esposto: «Una questione legata al lavoro di Marcel - ha detto Magalli -. Lui lavorava per un'azienda, e sembra che avesse scoperto delle cose che non andavano bene. E forse c'erano persone che non erano contente di ciò che lui aveva scoperto».
FOTO: L'UNIONE MONREGALESE