Il Festival dei Giovani musicisti europei si è aperto nel modo migliore: la prima matinée, che ha visto sul palco tre giovanissimi talenti piemontesi, Alice Nasi, Ginevra Chiolero e Giovanni Carraria Martenotti, è stata un successo di pubblico clamoroso, con la sala del Circolo di lettura piena di monregalesi di tutte le età. Ancora una volta si è ricreata l’atmosfera particolare, che costituisce uno dei grandi punti di forza della manifestazione, con la particolare alchimia che si crea tra il pubblico e i musicisti. Dopo l’introduzione del Maestro Marco Ravizza, la presentazione del direttore artistico Lütz Ludemann, i saluti del presidente del Circolo di lettura Sandro Dardanello e del vice-sindaco del Comune di Mondovì Luca Olivieri, il delicato suono dell’arpa di Alice Nasi ha dato il via alla manifestazione, con le volute neoclassiche della celebre toccata di Paradisi, seguita da un modernissimo arrangiamento di Stand By Me, in un formidabile salto cronologico e musicale. La Chiolero e Carraria Martenotti ai tasti d’avorio hanno offerto una selezione di brani piuttosto ampia (la prima ha proposto lavori di Rossini e Martucci, mentre il secondo ha spaziato dall’era classica di Scarlatti fino al post-romanticismo di Debussy, con il suo simbolismo e le sue arditezze armoniche. Il Qunst quintett : grandi classici da camera Domenica, sempre alle 10.30, il secondo appuntamento, con una formazione davvero da non perdere. Si tratta del Qunst Quintett, un quintetto di fiati che raccoglie i migliori solisti di alcune tra le più prestigiose orchestre della Mitteleuropa. Si tratta di Alexander Koval (flauto), Julia Overgfell (clarinetto), Martin Fuchs (oboe), Raphael Manno (fagotto) e Johannes Hund (corno). I cinque si inseriscono in una ricca tradizione strumentale europea, che in epoca più moderna, nella seconda metà del XX secolo, sarà soppiantata dalla formazione del quintetto d’ottoni, a noi più familiare. Il Qunst infatti propone grandi pagine del repertorio sinfonico e operistico, in riduzioni da camera, pensate, in molti casi, dagli stessi compositori o dagli editori, in modo da diffondere la propria musica in tutti i contesti e vendere partiture ai dilettanti e agli amatori. Insomma è una vera e propria orchestra di fiati, in grado di riproporre sfumature, dinamiche, e la varietà di colori timbrici dei brani originali in questa formazione più ridotta. Il concerto si aprirà con un classico molto amato: l’ouverture del Flauto Magico, con la sua atmosfera magica e divertita. Seguirà un divertimento di Alexander Von Zemlinsky (compositore vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo), “Humoreske”, tre brevi pezzi di Jacques Ibert, e l’adattamento del “Tombeau de Couperin” di Maurice Ravel di cui proporranno quattro movimenti. Infine, in chiusura, un divertimento del principe del classicismo, Franz Joseph Haydn.
Il Qunst Quintett
Formatisi nel 2011, hanno ottenuto riconoscimenti importanti: nel marzo del 2016 hanno vinto il concorso del “Deutscher Musikwettbewerb”, ottenendo l’appoggio della famosa “Villa Musica”, mentre il loro più attuale successo è al concorso di musica da camera di Osaka, in Giappone. Il concerto è realizzato in collaborazione e con l’appoggio del concorso tedesco di musica del “Deutscher Musikrat”
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