Festival giovani musicisti Gran Galà lirico, con le giovani voci di Osimo

Domenica mattina performance perfetta del Qunst Quintett, al Circolo di lettura a Piazza. L'11 novembre sarà la volta del Galà lirico, con le voci dell'Accademia di Osimo

Il Qunst Quintett si è dimostrato perfettamente all’altezza delle aspettative: nella musica rock un ensemble così sarebbe definito “un supergruppo”. Il quintetto, protagonista della seconda Matinèe del Festival dei giovani Musicisti europei organizzato da Linus Cultura, infatti riunisce cinque prime parti fiatistiche di alcune tra le migliori orchestre sinfoniche tedesche, sostanzialmente alcuni tra i giovani migliori virtuosi dei rispettivi strumenti: Alexander Koval al flauto, Julia Obergfell all’oboe, Martin Fuchs al clarinetto, Raphael Manno al corno e Johannes Hund al fagotto. L’ensemble riprende la tradizione delle riduzioni cameristiche di brani della grande musica sinfonica e operistica. Questo tipo di formazione costringe gli interpreti, per forza di cose, a sottoporsi a dei veri e propri tour de force esecutivi, in cui ogni voce è sempre protagonista e in cui ogni partitura deve asciugare la propria ricca orchestrazione per ridurre la polifonia ai minimi termini. All’ascolto è un’esperienza singolarmente istruttiva, al di là dello spettacolare virtuosismo dell’esecuzione, visto che c’è la possibilità di ascoltare brani celebri di grandi compositori articolati in cinque voci, forma che consente all’ascoltatore di afferrarne meglio le ricchezze armoniche e le sottigliezze della composizione, potendo distinguere più facilmente il movimento delle singole voci e apprezzare meglio l’intreccio complessivo (come ad esempio nel brano d’apertura, l’ouverture del Flauto Magico di Mozart). Nonostante siano tutti molto giovani (hanno tutti poco più di vent’anni) è possibile apprezzare la maturità dei musicisti non solo nella pulizia dell’esecuzione, grintosa ma curata e definita, ma anche nell’affiatamento musicale, un’intesa che si regge su sguardi e gesti appena accennati, e nel lavoro sulle dinamiche. I volumi sono molto ben calibrati, i colori dei singoli strumenti sono tutti ben percepibili e aggiungono grande varietà timbrica alla tavolozza brunita dell’ensemble, costituita interamente da legni con l’eccezione del corno, un ottone per certi versi piuttosto atipico nel suo suono morbido e scuro. Ha colpito molto anche l’Humoreske di Von Zemlinsky, un vero e proprio banco di prova per l’ensemble nel suo complesso gioco di rimandi tra gli strumenti e nelle sue scale vertiginose. Al termine dell'esibizione, il Rotary Club ha presentato un'iniziativa, in favore delle famiglie colpite dalla tragedia di Genova. Acquistando le magliette stampate dall'associazione gli intervenuti hanno potuto dare il loro contributo per questa buona causa. Gli stessi musicisti del Qunst hanno mostrato le magliette al pubblico, mentre il prefetto Maurizio Davico la illustrava in un breve intervento.

Domenica 11 novembre è previsto un concerto davvero speciale: protagonista della giornata sarà la voce umana, con l’esibizione di alcuni tra i migliori giovani formati dall’Accademia di Osimo (fondata dal 1979 è uno degli istituti di maggior prestigio in Italia e nel mondo, dedicata alla preparazione dei cantanti). Saranno a Mondovì, in questo galà lirico, la soprano Claudia Nicole Calabrese, la mezzosoprano Mariangela Marini, il tenore Daniele Adriani, accompagnati dal pianista Alessandro Benigni. Nel ricchissimo programma arie tratte da lavori di Mozart, Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Bizet, Offenbach, J. Strauss Jr., Tosti, Casella e Poulenc. Un repertorio vasto, che abbraccia autori tra il Settecento e l’Ottocento, e diversi stili operistici, dal bel canto melodico di Bellini e Donizetti al raffinato Singspiel Mozartiano, dalle melodie popolari di Verdi e Strauss alla scrittura moderna e innovativa di Alfredo Casella e dei compositori “dell’80”. L’appuntamento è, come sempre, alle 10.30 al circolo di lettura di Piazza.

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