Non è un caso che un concerto musicale si svolga davanti a un dipinto di Vassilj Kandinskij. È noto il rapporto strettissimo che legava la musica all’arte del pittore russo, la cui ricerca artistica aveva nel continuo interscambio di influssi tra le varie forme d’arte un punto fondamentale. La musica in particolare: violoncellista e pianista lui stesso, ha sempre cercato un colore ai suoni, ed ha forgiato il suo astrattismo componendo sulla tela con gli stessi principi e la stessa sensibilità con cui un compositore accosta suoni e accordi gli uni agli altri, nella dinamica di una composizione. Per questo il concerto per violino e clavicembalo, con Francesco D’Orazio e Giorgio Tabacco, che si terrà sabato 1 dicembre, alle 17,30 nel Museo della Ceramica, il terzo appuntamento della stagione musicale organizzata dall’Academia Montis Regalis in collaborazione con il Comune, non poteva avere una location più suggestiva. Un’occasione perfetta per il debutto di questo gioiello del Sistema museale cittadino tra le sale da concerto del cartellone. La sala di un museo è un luogo sicuramente inusuale, può essere utilizzata solo per alcuni tipi di proposte, ma l’usanza di ambientare nei musei esibizioni di questo tipo è già in uso da diverso tempo in Europa, con successo.
Con questo appuntamento l’Academia Montis Regalis offre il suo tributo all’ingegner Carlo Giuseppe Battaglia, recentemente scomparso, che fu il suo fondatore. In un’occasione del genere non poteva mancare, alla tastiera del clavicembalo, Giorgio Tabacco, per molti anni direttore artistico dell’istituzione musicale. Francesco D’Orazio è un ex-enfant prodige del violino, il primo ad essere premiato con l’Abbiatprize 2010 dai critici musicali. I due presenteranno un programma intitolato “Riflessi”, un itinerario che parte da Johann Sebastian Bach, i cui brani, in un continuo gioco di accostamenti, costituiscono il filo conduttore del programma, per attraversare opere scritte da compositori italiani degli ultimi 40 anni, da Luciano Berio a Ivan Fedele passando per Michele Dall’Ongaro, Gianni Francia, e Fausto Sebastiani, brani di gusto antico e sapore moderno. Il ricavato del concerto sarà devoluto alla “Casa do menor” di don Renato Chiera.