Amarezza, delusione, rassegnazione. E anche un comprensibile sconforto, ora che è evidente che la soluzione che si sperava di raggiungere... è stata tagliata fuori. Per l’Alberghiero di Mondovì la scorsa settimana è arrivata l’ennesima mazzata. A Roma, e proprio negli uffici del Ministero dell’Istruzione, il presidente della Provincia Federico Borgna ha ribadito che non esiste possibilità di recuperare le aule della sede del “Giolitti”. Per chissà quanti anni, l’unico futuro per gli studenti dell’Alberghiero sarà quello di restare “girovaghi” fra le sedi provvisorie. Poi, fra qualche anno, verranno tutti trasferiti nel “Baruffi” che verrà svuotato dopo che sarà realizzata la nuova scuola superiore all’Altipiano. Una soluzione che non va giù né alla dirigente, Donatella Garello, ma sotto sotto neppure al sindaco Paolo Adriano. Altra delusione: la Provincia ha riferito alla preside l’ennesimo slittamento della consegna dei locali della vecchia sede, che non verranno riaperti a gennaio come si sperava ma solamente dopo metà febbraio.
"CITTADELLA DEL GUSTO": IL COMITATO PRESENTA L'INIZIATIVA
Lunedì Bruno Lombardi e il “Comitato Pro Cittadella del Gusto”, di cui è fondatore e promotore, scopriranno finalmente le carte. E riveleranno, alla stampa e alla città, quanto hanno fatto fino a oggi lavorando dietro le quinte del progetto per portare l’Alberghiero nell’ex caserma “Galliano” di Piazza. Ma intanto si sa che il Comitato, in questi mesi, ha portato avanti una raccolta firme che oggi conta oltre mille adesioni. E che punta a un finanziamento della Fondazione CRC.
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