Il progetto prevede la fibra ottica su oltre 7 mila Comuni del Piemonte, da qui al 2020, per andare a coprire tutti i paesi che ne sono ancora sprovvisti. Sono le cosiddette “aree bianche” o “aree grigie”, quelle in cui fino a oggi nessuna compagnia di comunicazione aveva investito. Qui ci sono case e aziende che viaggiano addirittura ancora con i modem a 56k. La banda ultra-larga di Open Fibre invece si propone di garantire entro il 2020 una velocità di connessione di almeno 100 Mbps agli edifici pubblici, alle aree industriali e all’85% della popolazione italiana, mentre la totalità del territorio dovrà essere coperta da una velocità di connessione di almeno 30 Mpbs. Di questo si è discusso venerdì 14 dicembre nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale della Città di Mondovì, in un convegno dedicato al tema e riservato ai sindaci dell’area Cebano-Monregalese.
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Le zone coperte: costi e cavi
Mondovì: 1700 utenze, 900 mila euro
Bagnasco: 812 utenze, 297 mila euro, 10 km di cavo
Carrù: 2437 utenze, 925 mila euro, 30 km di cavo
Ceva: 3.307 utenze, 912 mila euro, 23 km di cavo
Dogliani: 2433 utenze, 748 mila euro, 28 km di cavo
Lesegno: 529 utenze, 266 mila euro, 9 km di cavo
Pamparato: 1228 utenze, 226 mila euro, 10 km di cavo
Priola: 687 utenze, 315 mila euro, 10 km di cavo
Nucetto: 251 utenze, 139 mila euro, 6,6 km di cavo
Roburent: 3002 utenze, 470 mila euro, 11 km di cavo
Villanova: 3.400 utenze, 1,2 milioni di euro, 34 km di cavo
Le zone in lavorazione
Frabosa Soprana: 1581 utenze, 12,9 km di cavo
Frabosa Sottana: 3695 utenze, 24,4 km di cavo
Monastero Vasco: 400 utenze, 5,6 km di cavo
Per tutte e altre zone la copertura arriverà fra il 2019 e il 2020