Una marcia indietro - almeno apparente - sulla pedonalizzazione in via Beccaria? Con un'ordinanza firmata oggi, venerdì 14 dicembre, il Comune di Mondovì ha annunciato che da domani sabato 15 dicembre verrà sospesa (al momento, senza data di reintroduzione) la ZTL in via Beccaria il sabato e nei festivi coincidenti con l'apertura dei negozi, nel tratto compreso tra piazza C. Battisti e via Biglia, in via Alessandria, via Meridiana e parte di piazza S. Pietro. Saranno quindi aperti i parcheggi in piazza Roma.
Una scelta apparentemente in completa controtendenza con quanto ci si poteva immaginare. Soprattutto alla luce del recente annuncio sulla pedonalizzazione di piazza Maggiore (LEGGI QUI) e ancor di più se si considera che l'area di via Beccaria (e del Borgheletto) è in attesa del progetto di riqualifica che dovrebbe prevedere, fra le altre cose, una pedonalizzazione simile a quella di via S. Agostino ne via Piandellavalle. Dal Comune fanno sapere però che la scelta è stata presa dopo una concertazione coi commercianti della zona, che hanno esplicitamente chiesto di mantenere aperta la strada proprio nel periodo dello shopping natalizio.
«Sospendendo la ZTL in via Beccaria sarebbe possibile usufruire di tutti i parcheggi siti in piazza Roma - si legge sull'ordinanza - che attualmente, nei giorni di sabato e nei festivi interessati dalla ZTL, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, potrebbero rimanere vuoti, consentendo quindi l’accesso ad un maggior numero di persone nell’asse via Beccaria, via S. Agostino, via Funicolare. L’Amministrazione comunale ha avviato una serie di consultazioni con i titolari di attività commerciali al fine di meglio constatare le esigenze e le priorità. Si valuta quindi di poter sospendere, in via sperimentale, la ZTL attualmente in vigore dalle ore 16.00 alle ore 19.00 di tutti i sabati e tutti i giorni festivi coincidenti con l’apertura degli esercizi commerciali in via Beccaria, nel tratto compreso tra piazza C. Battisti e via Biglia, in via Alessandria, via Meridiana e parte di piazza S. Pietro».