Torna l’emergenza incendi in Piemonte, complici le condizioni atmosferiche e il vento che hanno visto il territorio regionale colpito da una serie di roghi, particolarmente attivi nel torinese. «La mancanza di pioggia e il vento sono condizioni ideali per lo sprigionarsi di roghi – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Alberto Valmaggia –. La Regione ha pertanto ritenuto opportuno dichiarare lo stato di massima pericolosità per rischio incendi, che sarà in vigore dal 13 marzo, su tutto il territorio. Fondamentale anche l’attività di prevenzione da parte dei cittadini, sia evitando comportamenti pericolosi, sia segnalando i principi di incendio al numero unico 112». Il provvedimento prevede, che, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, siano vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lanterne volanti, o compiere ogni altra azione operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. La legge regionale 15/2018 stabilisce anche che su tutto il territorio regionale è vietato l'abbruciamento all'aperto derivante da attività agricole nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo di ogni anno.
Incendi: dichiarato lo stato di massima pericolosità in tutto il Piemonte
Il provvedimento entra in vigore dal 13 marzo