di ANNELISE BECCARIA
Anche quest’anno a Bormida è riproposta la tradizione della “Canzone delle uova”, annuale appuntamento che anticipa la primavera. «Il tempo cerimoniale che la tradizione assegna alla “Canzone delle uova” – spiega il sindaco Daniele Galliano – è solitamente quello della Settimana santa, ma in qualche caso già inizia durante la Quaresima, o addirittura nel periodo di Carnevale. Abbandonata nel secondo dopoguerra, è stata ripresa in paese negli ultimi decenni». In pratica: un gruppo di cantori si ritrovano la sera e cominciano la questua di casa in casa. «Ci ritroviamo al martedì e al venerdì, abbiamo ancora cinque appuntamenti e poi concludiamo – prosegue Galliano –. Entriamo nelle aie o nei cortili e cantiamo strofe accompagnati dal suono della fisarmonica, delle cornamuse e tamburelli. Qui a Bormida proponiamo una variante della canzone delle uova in dialetto, ma ne esistono anche in italiano, con linee melodiche differenti». Accolti dai proprietari, i cantori intonano canti che elogiano la casa, i proprietari stessi, poi richiedono insistentemente il dono, ottenuto il quale, ringraziano e si ritirano diretti verso un’altra abitazione. «Siamo tutti gente del posto – conclude il sindaco –, conosciamo bene le famiglie a cui ci rivolgiamo e per questo le strofe dei canti vengono istantaneamente adattate alla situazione del momento: nascono simpatici e ironici contenuti, ma pure auguri di buona salute e prosperità».
L’impegno settimanale dei Cantauova di Saliceto
(ro.po.) – Come anticipato la scorsa settimana prosegue il percorso canoro dei Cantauova di Saliceto, con una escursione fuori paese. Giovedì 14 marzo, infatti, i cantori saranno a Monesiglio, in piazza del mercato. Sabato 16 marzo ritorneranno a Saliceto, cantando nelle località Bergalli, Madonna della Neve e Pagnazze. Ricordo ancora che le serate dei Cantauova avranno inizio alle 20,15 circa e che i cantori si fermeranno ad allietare la serata in punti di ritrovo e non casa per casa.