L’amianto ha provocato e sta ancora causando malattie devastanti e mortali alle persone che ne hanno respirato le parti frantumate. Rimuoverlo, in condizioni di sicurezza, dagli edifici nei quali è presente, costituisce una delle priorità. In base alle direttive della Legge regionale 30 del 2008, la Giunta Chiamparino ha finanziato dal 2014, a favore di Enti pubblici e privati, oltre 8 milioni di euro per risolvere il problema. Recependo i criteri stabiliti dalla stessa Giunta, nella delibera approvata a metà febbraio, il bando dell’ultima tranche di contributi è stato predisposto dai tecnici del Settore Servizi Ambientali. A disposizione ci sono 2.050.000 euro. Possono presentare la richiesta i Comuni subalpini per la bonifica di strutture di loro proprietà. Il finanziamento massimo per ogni operazione è di 250.000 euro. I costi ammissibili sono il 100% dell’importo netto delle spese di bonifica e di quelle di ripristino strettamente connessi alla rimozione dei manufatti contenenti amianto. Oltre agli oneri per la sicurezza. Tra le priorità previste dalla gara c’è il risanamento degli edifici scolastici. I lavori finanziati dovranno essere conclusi per il 30 novembre 2020.
Le domande vanno inviate via Pec entro il 15 maggio 2019 all’indirizzo territorio-ambiente@cert.regione.piemonte.it.
Il bando con le modalità di presentazione delle domande è scaricabile dai link
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2019/10/attach/dda1600000065_1040.pdf
«Con quest’ultimo bando – sottolinea l’assessore regionale Alberto Valmaggia – diamo un ulteriore e importante segnale dell’attenzione verso il problema. In particolare, poi, nei confronti dei ragazzi che frequentano le scuole pubbliche, perché proprio a quegli edifici il provvedimento vuole porre il maggiore riguardo. L’obiettivo è di rendere il Piemonte il più possibile libero dal materiale che è molto nocivo alla salute. Gli sforzi compiuti in questi anni dalla Regione sono stati enormi».
LA MAPPATURA DELL’ARPA
Sul sito http://webgis.arpa.piemonte.it/amianto_storymap_webapp/ è disponibile la mappatura, avviata nel 2013 e tuttora in corso, relativa alla presenza di amianto negli edifici sul territorio piemontese realizzata dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa). Sono stati presi in considerazione i Comuni con più di 10.000 abitanti e vicino a distretti industriali e territoriali rilevanti. L’ambito di indagine complessivo dell’Arpa si è esteso su un’area di oltre 9.000 kmq, coinvolgendo completamente o parzialmente 600 Comuni per un totale di oltre 3 milioni di abitanti: più del 70% della popolazione piemontese. Invece, la mappatura relativa alla presenza di amianto naturale è stata svolta tra il 2004 e il 2006 ed è attualmente in fase di revisione e aggiornamento.