FESTIVAL DELLA TV DI DOGLIANI: GIORNO 2
Claudio Bisio, mattatore del Festival
Non ci possono essere dubbi sul trionfo del panel del venerdì sera: lo show di Claudio Bisio è stato fantastico. Il pubblico lo ha accolto con un boato di applausi e lo ha abbracciato alla fine: tutti, dai fan di vecchia data che lo conoscono dai primi tempi di Zelig ai bambini che lo adornano per aver prestato la voce a Sid, il bradipo del film "L'Era Glaciale".
Intervistato da Aldo Grasso, ripercorre tutta la sua carriera: «Quando eravamo a mai dire gol eravamo una bella squadra di autori, i tre della Gialappas più due autori il fratello di Carlo e Walter Fontana. Ogni settimana facevAmo una riunione dove tiravo fuori le idee... Micio era il personaggio di un procuratore truffaldino... Per il codino ci eravamo ispirati al manager di Fiorello, Franchino. Mi emoziono a ricordarlo oggi che non c'è più».
Scherza con il pubblico (e ribattezza uno spettatore, il signor Beppe, "Kamikazen!"), scherza con Grasso («Non ricordo più le domande che mi hai fatto...»), scherza con la "carabinieria" di Dogliani («Quando sono arrivato l'ho subito notata: volevo quasi delinquere») e scherza persino sul totem sacro di Dogliani: il vino. «Buono questo "Dogliani"... questo ottimo retrogusto di tappo...» - qualcuno in sala si irrigidisce, Bisio aggiusta subito il tiro: «No, ma a me piacciono i tappi: mica per niente lavoro con la Littizzetto». E ancora: «Posso berlo... tanto non devo guidare». Sicuro? «Sì... al massimo mi ferma la carabiniera e va bene lo stesso!». Grasso gli chiede i suoi tre successi in teatro, cinema e TV: «"Nemico di classe", "Si può fare" e ovviamente Sanrem... ah no, "Zelig"».
VIDEO INTEGRALE: LO SHOW DI CLAUDIO BISIO A DOGLIANI 🔝🔝😎😎
Gepostet von L'Unione Monregalese am Freitag, 3. Mai 2019
Bagno di folla per Antonella Clerici
Pubblico in delirio per la "signora di tutte le cucine", Antonella Clerici. Che fra la folla incontra anche la sua ex prof di inglese. E scherza: «Un festival come quello di Dogliani è il mio mondo. E poi... si beve bene».
«Credo di essere la conduttrice che ha più "titoli" in assoluto - dice la Clerici - , almeno sperimentati. Perché? Perché mi piace cambiare, fare cose nuove e diverse. La "Prova del cuoco" forse è stata un'eccezione. Il successo va e viene, ma del resto nella tv generalista basta poco. Per esempio, quando mi sono trovata a fare "Portobello" ho capito che era un programma che era già stato superato. E ho capito che avevo sbagliato: non me la sento di dire che è stato un successo».
E ancora: «Ho cercato di seguire gli insegnamenti di Pippo Baudo. Io sono una conduttrice di pancia, non mi piace sopra gli altri e preferisco condurre da sola. In tanti a Sanremo mi hanno snobbato, mi dicevano che sapevo troppo di sugo, ma poi gli ascolti sono stati premianti. Sono sopravvissuta a tutte le legislature, non sono una leccaculo. Lavoro solo per il pubblico e cerco di non farmi prendere dall’ansia, soprattutto a Sanremo».
VIDEO - “Carrambata” a Dogliani: Antonella Clerici trova la sua ex prof di inglese!!
Gepostet von L'Unione Monregalese am Freitag, 3. Mai 2019
Urbano Cairo: il derby e il Grande Torino
Ospite del pomeriggio, il manager di RCS e del Torino Calcio Urbano Cairo: «Quando arrivai a Telecom mi presentarono i pagamenti di maggio. Un unico bonifico da 16.000.000. Io chiesi di vedere le singole fatture. Mi dissero: ma presidente saranno mezzo metro di fatture! Risposi: lei ha fretta? Io no. Riuscimmo a tagliare ben 100.000.000 di euro, senza toccare il personale».
E ancora: «Credo che un giovane se e all' inizio dovrebbe accettare un opportunità anche se non é magari quello per cui ha studiato. Se uno comincia a fare cose, incontrare le persone le cose accadono. Il famoso treno passa una volta nella vita per tutti ma bisogna essere la fuori per coglierlo, non a casa. Il reddito di cittadinanza? Toglie un po' mi stimoli alla ricerca e alla voglia di fare qualcosa».
Il presidente della Camera Roberto Fico
Dopo due interessanti incontri sulla cucina e sul moda il pomeriggio al Festival della TV e dei nuovi media è entrato nel vivo con il primo grande ospite, il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico intervistato da Francesco Piccini.
Tema del dialogo, il mondo dell’informazione e la sua tutela. Si parte subito con un uno dei temi caldi dell’informazione odierna. “Le fake news ci sono sempre state – è il pensiero di Fico -, ma oggi vanno on-line a hanno una vita perenne nel digitale-. Sono virali e digitali e questo è un grande problema. Ma oggi ci si può difendere. Ci vuole responsabilità dei grandi gruppi e leggi che possono difendere gli utenti. È un equilibrio da provare”. E quando sono i politici a produrle? “Bisogna avere una comunicazione etica. L’etica diventa fondamentale, non bisogna fare pura propaganda. Bisogna andare oltre il consenso e parlare in maniera responsabile”.
Come si tutela l’indipendenza della RAI? “E’ una questione vecchia. Dobbiamo cambiare la cultura del Parlamento, dei partiti politici e della RAI. I Governi hanno sempre cercato di mettere i loro uomini all’interno dell’azienda pubblica. La RAI deve rispondere agli interessi dei cittadini. Non è giusto che il Governo decida il nome dell’Amministratore delegato che può essere in soggezione verso chi l’ha nominato. Deve valore la democrazia e un distacco dai partiti politici: urge un’altra legge, ma serve anche un processo di maturazione importante. E bisogna denunciare le pressioni. Intanto credo che l’amministratore delegato Salini stia facendo un buon lavoro”. Porti chiusi e immigrazione: “I fenomeni dell’immigrazione sono sempre esistiti e sempre esisteranno. Quello che vediamo nel Mediterrano è solo la punta di iceberg. Bisogna gestire con efficienza e trasparenza, all’interno di una dinamica europea. Dobbiamo essere un paese solidale ed empatico. L’immigrazione è un tema importante ma non l’unico”.
FESTIVAL DELLA TV DI DOGLIANI: GIORNO 1
Massimo Gramellini: la favola del Grande Torino
Il giornalista Massimo Gramellini apre il Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani, stasera (giovedì 2 maggio), insieme ad Andrea Malaguti, sul programma tv di Rai3 "Le parole della settimana". "La televisione è un lavoro di squadra. La Rai è una grande famiglia, ha una professionalità che rimane - racconta Gramellini -. Rai3 è la rete che guardano le professoresse, vogliamo fare una televisione di qualità. Siamo un programma di racconti, dove non c'è cattiveria, non c'è polemica. I politici di oggi aizzano all'odio, ma nei momenti difficili, odiare gli altri vuol dire far la guerra dei poveri, non serve a nulla".
VIDEO - “LA FAVOLA DEL GRANDE TORINO”, il monologo di Massimo Gramellini a Dogliani - Torino Club Mondovì Popolo Granata
Gepostet von L'Unione Monregalese am Donnerstag, 2. Mai 2019