Avevamo parlato, qualche tempo fa, del Fulcanelli e della natura alchemica di Notre Dame (vedi qui), esprimendo qualche cautela circa restauri ipermodernisti dopo il drammatico rogo che ha colpito questo simbolo fondamentale dell'Occidente. In effetti, proposte di questo tipo sono state poi avanzate, come il progetto di Norman Foster (vedi qui) ma anche altri, consonanti con la celebre Piramide del Louvre elevata da Ieoh Ming Pei sotto Mitterrand, ma anche con la nuova proposta per una "nuova Tour" che sfidi quella di Eiffel, simile a una moderna ziggurath di vetro e acciaio (vedi qui).
Ci sono, fortunatamente, anche scelte nel solco sapiente della tradizione. Secondo altre ipotesi infatti i Compagnons du Tour de France, una delle organizzazioni di quel Compagnonnage, erede della maestria dei carpentieri e tagliatori di pietre medievali, dichiarato nel 2010 Patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO, forse interverranno nella ricostruzione della cattedrale. E' quindi motivo di orgoglio per il cuneese ricordare che per la prima volta capolavori dei Compagnons du Tour di France vennero inseriti da Enzo Biffi Gentili in una mostra d’arte allestita a Cuneo nel 2016, intitolata Il cuNeo gotico. Artieri fantastici, per far conoscere al pubblico gli eredi ancora attivi di una grande tradizione di artigianato “esoterico”.
Ma ci sono altre risonanze sottili nel percorso avviato col CuNeoGotico, e che oggi prosegue in nuove forme: ad esempio, l'opera Il mistero delle cattedrali del 1961 di Pinot Gallizio che sempre Enzo Biffi Gentili esporrà nella sua mostra Ars Regia. La Granda alchemica (a Savigliano dal 5 Luglio) insieme a molti lavori di altri artisti suggestionati dall'alchimia.
L’ Ars Regia infine riguarda infatti da vicino la cattedrale di Notre-Dame di Parigi, che fu definita da Victor Hugo come “un geroglifico completo, la sintesi più soddisfacente della scienza ermetica”. E il Fulcanelli, che già citavamo nel precedente articolo, è appunto autore nel 1922 de Il mistero delle cattedrali, titolo ripreso da Gallizio. E su Notre-Dame scrisse: “la cattedrale ci appare basata sulla Scienza Alchemica, investigatrice delle trasformazioni della sostanza originale, della Materia elementare (Materia dal latino Mater)”. Ars Regia. La Granda alchemica, dunque, è una mostra che consente di intuire il fascino delle seduzioni ancestrali dell'alchimia nella sua più profonda forma, ma anche di comprendere come queste esercito il loro influsso anche sull'oggi, in modi certo non lineari, ma presenti.
L’anteprima di tale mostra, sempre curata da Enzo Biffi Gentili, avverrà dunque domenica 30 giugno a Savigliano (CN) all'interno delle auliche sale di Palazzo Taffini d’Acceglio, sede del Múses, e di Palazzo Muratori Cravetta L'evento, promosso dall'Associazione Le Terre dei Savoia, permette al visitatore un'immersione culturale e sensoriale in una tradizione ermetica vivente in Piemonte: da Carlo Emanuele I Duca di Savoia al pittore e speziale Pinot Gallizio sino alle opere di artieri viventi. L’esposizione -che resterà aperta fino al 6 gennaio 2020- è articolata in otto sezioni: Le esequie alchemiche; L’anticamera ardente; Nel crogiuolo della Granda; Sei artieri ermetici; Un Oratorio “eretico”; Alla ricerca dell’oro ceramico; L’aroma del Sacro; Le alchimie ludiche. Ognuna illustra il risultato di una ricerca del curatore su beni culturali, artefatti e artieri connessi tra loro non solo dal tema esoterico ma anche dalla loro localizzazione o residenza subalpina.
Un percorso affascinante, denso di interrogativi: perché Carlo Emanuele I di Savoia è raffigurato in un affresco a Palazzo Taffini come una statua d’oro? Perché Pinot Gallizio diede a gran parte dei suoi quadri titoli allusivi all’occultismo? E perché la provincia Granda, ovvero il Cuneese, è sede di alcuni poco noti ma straordinari monumenti misterici rinascimentali? Ma le domande da porsi su significative coincidenze saranno ancora tante… Ars Regia. La Granda alchemica vuole quindi mettere in relazione documenti artistici antichi e contemporanei, offrendo così una nuova rappresentazione del lato oscuro delle Terre dei Savoia. Insomma, quasi una analisi junghiana delle nostre radici profonde, di cui credo abbiamo in questo tempo davvero bisogno.
ARS REGIA. La Granda alchemica
Da domenica 30 Giugno 2019 a lunedì 6 Gennaio 2020
Múses, Palazzo Taffini d’Acceglio - Via Sant'Andrea 53 - Savigliano (CN)
Orari 10-13 e 14.18. (Ultima visita un'ora prima della chiusura)
Ingresso: 10 €