ELEZIONI REGIONALI – Bertola: chi è il candidato del Movimento 5 Stelle e che cosa vuole fare? La nostra intervista

Intervista a Giorgio Bertola, candidato presidente alle elezioni regionali del Piemonte per il Movimento 5 Stelle: «Chi sfrutta il tema “sì-Tav” prende in giro i cittadini»

GIORGIO BERTOLA
Candidato per
: Movimento 5 Stelle
Liste: Movimento 5 Stelle

CHI È?
Età: 49 anni
Nato a Moncalieri
Residente a Moncalieri
Sposato, non ha figli
Studi: Ha frequentato il Liceo scientifico e la Facoltà di Giurisprudenza all’Università
di Torino
Professione: consigliere regionale, in precedenza libero professionista nel settore commerciale
Politica: non ha mai avuto tessere di partito
Ultima dichiarazione dei redditi: formalmente 69 mila euro, di fatto 40 mila euro perchè parte dello stipendio da consigliere regionale viene restituito.

L'INTERVISTA

Le posizioni del Movimento 5 Stelle sul TAV sono note. Se la sente di affermare che, se lei diventerà governatore del Piemonte, si supererà l’impasse una volta per tutte e l’opera verrà definitivamente accantonata?
La Regione Piemonte non ha competenza sull’alta velocità Torino-Lione. Cirio e Chiamparino sfruttano questo tema per fare propaganda elettorale, ma lo fanno prendendo in giro i cittadini piemontesi. Noi vogliamo usare le poche risorse a disposizione per le vere emergenze del Piemonte e del Cuneese. Vogliamo investire dove serve davvero: sulle ferrovie sospese, sui mezzi pubblici, sulle scuole che cadono a pezzi, sulla sanità pubblica, per un territorio sicuro, per il diritto al reddito, alla casa e allo studio, per l’innovazione che porta lavoro. In sintesi: per migliorare la qualità della vita, di tutti.

Parliamo della Cuneo-Asti: da quando il M5S è al Governo, lo scenario di contrasto politico tra 5Stelle e PD ha portato a un continuo “pungolo”
sul Governo che, nei fatti, ha avuto l’effetto positivo di portare il premier Conte e il ministro Toninelli a prendersi l’impegno preciso («La faremo»). Facciamo l’ipotesi che qualcosa vada storto: lei è pronto a pressare in modo altrettanto pungente i suoi referenti nazionali, col rischio di passare per un “nemico interno”?
Dopo anni di immobilismo, questo Governo ha finalmente sbloccato la Cuneo-Asti, sono partiti gli espropri e presto si completerà quello che la vecchia politica ha bloccato. C’è voluto il Governo Conte per fare quello che in 7 anni, e 5 Governi, destra e sinistra non sono riusciti a fare. Il mio impegno per arrivare alla conclusione di questa importante opera è garantito, a prescindere dall’orientamento politico del Governo. Al contrario di certi amministratori locali professionisti della protesta, o del silenzio, a seconda di chi governa.

Finora le elezioni regionali (dove non c’è il ballottaggio) hanno dimostrato che le coalizioni riescono a vincere. Il Movimento 5 Stelle invece, nonostante quanto accaduto lo scorso anno il 4 marzo, continua a correre da solo. Non era possibile, magari sotto la comune bandiera “no-TAV”, unirsi ad altri movimenti anche non-partitici?
Nelle coalizioni di destra e sinistra c’è tutto e il contrario di tutto. Il nostro valore aggiunto sta proprio nel presentarci solo con il nostro simbolo. Siamo gli unici ad essere No TAV, siamo la migliore garanzia per i cittadini affinché non si spendano soldi in quest’opera inutile e le poche risorse a disposizioni vengano destinate alle vere emergenze del territorio.

In caso le elezioni si concludano con una maggioranza “risicata” da parte di una delle due coalizioni (per via della distribuzione dei seggi delle varie province), il M5Stelle potrebbe aprire al dialogo e appoggiare il presidente eletto sui punti di programma?
Nessuna alleanza. Se il nuovo presidente porterà provvedimenti di buon senso, ad esempio per tagliare lo stipendio ai politici regionali, per limitare gli interessi privati in sanità o per riattivare davvero le ferrovie sospese, allora non avremo problemi a votare a favore. Se invece dovessero continuare i tagli ai servizi utili ai cittadini e la difesa ad oltranza dei privilegi della politica, ci opporremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione come già ampiamente fatto in questi anni.

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