Riaggiustavano veicoli usati e facevano gettare i rifiuti in un bosco: ora rischiano 60 mila euro di multa. I Carabinieri Forestali di Ceva e dalla Stazione Carabinieri di Carrù hanno identificato gli autori di un abbandono di rifiuti aziendali e domestici nei boschi di Carrù.
Si tratta di materiale proveniente da veicoli che venivano comprati on-line dalla sede locale di un’azienda torinese. L'azienda acquistava veicoli usati per ripararli e rimetterli in buone condizioni, per poi rivenderli successivamente ai clienti attraverso un portale di compravendita on line. Poi, anziché smaltire i residui di scarto e rifiuti vari che venivano prodotti(cui si sono aggiunti materiali ferrosi e sacchi di immondizia domestica provenienti dall’abitazione del locale fiduciario) affidandoli ad una ditta specializzata, preferivano... consegnarli a persone (ancora da rintracciare) che abbandonavano il tutto nel bosco.
Grazie all’analisi merceologica dei rifiuti e ad alcuni accertamenti è stato possibile individuare i trasgressori. A questo punto i militari si sono recati presso il capannone di Farigliano in cui aveva sede l’azienda per esperire tutti i controlli del caso e controllare l’intero parco auto aziendale. In occasione dei successivi controlli al capannone è emersa altresì una violazione urbanistico-edilizia di carattere penale a carico del legale rappresentante e del proprietario in ragione dell’originario uso agricolo e non commerciale dello stabile, con conseguente diverso regime contributivo per la ditta occupante. I trasgressori rischiano ora pene detentive che potranno arrivare fino a 1 anno di carcere e sanzioni pecuniarie con un ammontare complessivo che potrebbe raggiungere i 60 mila euro. Di quanto accaduto è stato altresì informato il Comune per i provvedimenti di competenza.